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Di Maio, volo in Cina in classe economica: tutti i soldi risparmiati rispetto all’Air Force di Renzi

Luigi Di Maio è andato in Cina in classe economica. L’aveva promesso e l’ha fatto: niente voli di Stato, anche quando si è Ministro del Lavoro e si potrebbe godere di ogni privilegio.
Ce lo ha fatto vedere proprio lui con un video in cui mostra un biglietto aereo, come riportato da Il Corriere della Sera, mentre si trova seduto in un posto “qualsiasi”, come farebbe ognuno di noi.

“Un viaggio – ha spiegato  Di Maio –  per sostenere le nostre imprese del Made in Italy e portarle su nuovi mercati, per stabilire nuove relazioni con il governo cinese e le autorità politiche cinesi...” e sorridendo – forse per intendere che cosa distingue questo Governo dal precedente –  ”mi ero dimenticato di dirvi una cosa: non si vola con voli di Stato ma con voli di linea, in economy. In tre mesi e mezzo da ministro non ho mai preso un volo di Stato, ovviamente. Come vi avevo promesso...”

Quanto è costato il volo in classe economica di Di Maio? Meno di 1000 euro. E i conti sono presto fatti, anche perché sono di facile reperibilità, basta andare sul sito Alitalia e selezionare un volo per Roma-Chengdu. Il prezzo medio è di circa 450/500 euro. Se per esempio si volesse partire oggi, l’andata costerebbe 432,54 euro e il ritorno tra una settimana 500,47 euro per un totale di 969,01 euro.

Siamo lontani anni luce dai costi astronomici che comportava “l‘Air Force Renzi“, il veivolo A-340 della flotta presidenziale. “Fanno queste pagliacciate perché non sanno come svicolare l’attenzione da altro – diceva lo scorso agosto l’ex Premier del PD – è l’aereo per le missioni internazionali, per portare il Made in Italy nel mondo. Io non l’ho mai usato ma i grillini hanno bisogno di un diversivo per coprire i clamorosi errori degli ultimi giorni”.

Avrà anche portato in Made in Italy nel mondo, ma sicuramente non ad un prezzo conveniente. Per esempio solo di carburante l’Air Force costava 2500 euro (all’ora). A questo si aggiungono 150 milioni di euro spesi per soli 8 anni di noleggio, inclusi i 20 milioni per riconfigurarlo, per un velivolo quasi mai usato.

Il problema infatti era anche questo: soldi buttati per un mezzo di rappresentanza che però era praticamente sempre fermo. Di viaggi infatti a lungo raggio ne erano stati fatti solo 3, tutti  guidati dall’allora sottosegretario allo Sviluppo economico, Ivan Scalfarotto, che avevano portato 70 passeggeri all’Avana, 32 a Islamabad e 120 a New Delhi e Mumbai, rimanendo comunque semi vuoto. L’ex Governo, secondo un’inchiesta de Il Fatto Quotidiano, sembrava preferire usarlo per tratte brevi: il 28 ottobre 2016 Paolo Gentiloni, per esempio, è andato a Marsiglia coprendo appena 600 chilometri e peggio di lui aveva fatto solo  Angelino Alfano volando da Abu Dhabi e ad Algeri e poi a Roma da Bruxelles.

L’ex Ministro degli Interni pare abbia usato l’Airbus 340 per andare a Lubiana, facendolo alzare in volo una tratta che non raggiunge i 500 chilometri.  Esemplare è il suo viaggio del 9 gennaio 2017 sulla tratta Roma-NewYork con sole 8 persone a bordo, raccontato dal Fatto Quotidiano: “Secondo gli esperti, partendo da presupposto che l’Air Force Renzi è  costato complessivamente dai 20 ai 25mila euro all’ora” – particolare mai smentito dall’ex premier Matteo Renzi “quel viaggio a New York da 19 ore è costato dai 400mila euro, 50mila euro a passeggero. Un biglietto di linea può costare cento volte meno”.

Con questi parametri di spesa se l’Air Force Renzi avesse compiuto il medesimo viaggio in Cina di Di Maio il costo del solo carburante sarebbe costato 56mila euro.

Per non parlare della spese di manutenzione, che erano  stellari: 32 milioni di euro, a cui si aggiungevano i 12 milioni di euro per il supporto a terra e il ricovero a Fiumicino. Altri 4 milioni di euro per la formazione dei piloti. “E pensare che Renzi voleva anche mettere la vasca Jacuzzi…” ha detto di Maio nel video di cui lui e Toninelli salgono sull’ Air Force – un “piccolo” desiderio che sarebbe costato – per fortuna infatti il progetto è saltato – circa 20 milioni di euro.

Tornando al volo di Di Maio in Cina: qualcuno, vedendo il suo video, gli avrebbe contestato di non viaggiare in economy, ma in business, visto che il biglietto 5C si trova in questa sezione dell’aereo. Anche se fosse – visto che si tratta di congetture e non di verità – abbiamo fatto una simulazione sul costo di questo biglietto. Il prezzo del biglietto in business flexy – quelli in business classic sono infatti terminati per diversi mesi – costa 1352,54 e il ritorno 1346,84 per un totale di 2698,38 euro, quasi come il carburante per un’ora dell’Air Force Renzi.

Fonte: Il Corriere della Sera

Pubblicato da
Valentina Colmi

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