Duilio Paolino, noto imprenditore piemontese, era sul volo che nel tardo pomeriggio del 16 settembre collegava Fiumicino con l’aeroporto “Colombo” di Genova. Aveva anche pagato un sovrapprezzo di 15 euro per essere in prima fila sul volo. Peccato che al momento dell’imbarco gli sia stato detto che non avrebbe potuto sedersi nel posto prescelto, ma alcune file più indietro, al 20 C. Alitalia ha dato come spiegazione che tra i passeggeri c’era una persona disabile che avrebbe dovuto sedersi in prima fila.
Paolino ha chiesto spiegazioni e non avendone avute – una volta tornato a casa – ha scritto una lettera di fuoco ad Alitalia, come riportato da Il Giornale. “Con grande stupore e arrabbiatura salendo a bordo constato che il mio posto era stato assegnato ad un politico e ai suoi accompagnatori” – lamentandosi del trattamento riservato dalla compagnia di bandiera – “che di fronte a clienti come il sottoscritto che paga regolarmente il biglietto ed è in viaggio per lavoro, usa questi sistemi per persone che, come ho fatto io, potrebbero sedersi nei posti dove si siedono tutti, visto anche che non pagano”.
Alitalia si è scusata, facendo sapere che avrebbe rimborsato il biglietto, ma la questione non è comunque chiara: perché dire che c’era un passeggero disabile quando al suo posto c’era la Baldrini? Proprio lei che ha sempre fatto della correttezza la sua arma, come nel caso della stretta dei richiedenti asilo da parte di Salvini, soprannominato “un bullo”.
Dal canto suo l’ex Presidentessa ha risposto su Facebook: “Nel volo che ho preso da Roma a Genova mi sono seduta a bordo, come è normale che sia, nel posto indicato dalla carta d’imbarco ottenuta con check-in online 24 ore prima del volo Alitalia. Non è intervenuto nessuno della compagnia area per assegnarmi un posto di favore e non c’è stata nessuna discussione con la mia scorta visto che non c’era. Come lo vogliamo chiamare un sito che pubblica due bufale in un solo articolo?”.
Non è dello stesso avviso Paolino, che in un’intervista telefonica a Il Giornale dice: “Guardi, so come funziona. La segreteria dell’onorevole chiama l’ufficio della Camera preposto per le prenotazioni aeree dei parlamentari, prendono i posti che vogliono anche se sono occupati e fanno spostare la gente. Dico solo una cosa: sarebbe ora che la Boldrini e gli altri iniziassero a viaggiare anche loro nei sedili di dietro, magari capirebbero di più il Paese”.
Fonti: Il Giornale, Facebook Laura Boldrini
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