Forse il vero e unico avversario del premier Matteo Salvini, il più temibile e capace, siede su Colle. Dimenticate Maurizio Martina, Laura Boldrini, Matteo Renzi e gli altri. Non hanno alcun peso,ora. L’avversario vero è altrove. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, raccontano, vide di buon occhio l’ipotesi di un Governo tra il PD ed i Cinque Stelle che costringesse all’angolo Matteo Salvini e la Lega. Si mise di mezzo Matteo Renzi, che scommise sul fallimento del Governo dei “populisti” per raccogliere consensi da quello che sarebbe stato un “disastro” e tornare al potere. Ha ufficialmente sdoganato la tattica politica del “pop corn” Matteo Renzi. Lasciamoli fallire, guardiamoci lo spettacolo. Tanto peggio per l’italia, tanto meglio per noi. Così ci riprendiamo il potere. Questo in sintesi, il pensiero politico dell’ex. Si stanno accorgendo ora che potrebbe essere stato un calcolo sbagliato. Ma intanto c’è lui, il Presidente, che tenta una prima volta il colpo di mano per far scendere i migranti dalla Nave Diciotti e gli riesce. La seconda volta Salvini punta i piedi di brutto.
«Nessuno è al di sopra della legge. I giudici sono legittimati dalla Costituzione» ha detto Mattarella parlando alla commemorazione di Oscar Luigi Scalfaro alla Camera, come riportato da La Presse. «Nel nostro ordinamento – ha sottolineato il Presidente facendo un chiaro riferimento proprio alle parole del Ministro – non esistono giudici elettivi. I nostri magistrati traggono legittimazione e autorevolezza dal ruolo che loro affida la Costituzione. Non sono quindi chiamati a seguire gli orientamenti elettorali, ma devono applicare la legge e le sue regole.Come spesso ebbe a ricordare anche il presidente Scalfaro, queste valgono per tutti, senza aree di privilegio per nessuno, neppure se investito di pubbliche funzioni, neppure per gli esponenti politici. Nessun cittadino é al di sopra della legge. La Repubblica e la sua democrazia sono presidiate da regole, il rispetto di queste é indispensabile, sempre, quale che sia l’intenzione di chi si propone di violarle». Il riferimento ad Oscar Luigi Scalfaro è quasi sinistro: fu lui infatti a dare la spallata definitiva al primo Governo Berlusconi, detestato, per l’esecutivo “tecnico” guidato da Lamberto Dini.
Nessuna parole del Presidente a commento delle affermazioni da parte dell’Alto Commissario Onu Michelle Bachelet che ha pesantemente accusato l’Italia di razzismo in ragione delle politiche migratorie attuate dal Ministro. E’ una prevedibile, abnorme conseguenza del caos creato intorno alla Diciotti. Dove il Presidente non l’ebbe vinta con Matteo Salvini. Tutto torna, anche il terribile silenzio di Mattarella in queste ore.
Fonte: La Presse
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