“Nessuno dei cento migranti della nave Diciotti ha problemi di salute e questo anche grazie ai soccorsi medici degli ultimi giorni a Catania. I migranti stanno ora riposando riferiscono gli operatori...” Con queste parole, riportate dall‘Ansa, uno dei quotidiani mainstream che più ha gridato allo scandalo sul caso della nave fermata nel porto di Catania dal Ministro Matteo Salvini, chiude velocemente il capitolo dei giorni più difficili e controversi sulla nave ed i suoi migranti. Ma facciamo un passo indietro, di soli sei giorni: “A bordo della nave Diciotti ho constatato che sono quasi tutti affetti da scabbia. Una realtà devastante“. A dirlo era il Procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio che tuttavia, parlando con il Corriere della Sera assicurava come non ci fosse nessuno scontro tra la magistratura e la politica. “Assolutamente no. Per fare un’ispezione era tecnicamente necessaria l’ apertura del fascicolo per sequestro di persona e arresto illegale“. Sappiamo com’è andata a finire. L’apertura di quel fascicolo, necessario “per fare un’ispezione” si è in poche ore trasformato in un atto di accusa contro il Ministro. In quel mentre il PD – praticamente tutto il partito, tranne Matteo che resta in Senato a fare dirette FB e a rimirare stizzito Il modellino dell’Air Force che tiene sulla scrivania – il PD, dicevamo, è sceso in forze a Catania e descriveva una situazione drammatica, anche e sopratutto sul piano sanitario. Ma ora sono passati sei giorni. Il Ministro è stato inquisito – secondo la nota tradizione che vede gli antagonisti della Sinistra finire immancabilmente sotto lo sguardo della magistratura – Maria Elena Boschi è in vacanza alle Eolie, i migranti sono sbarcati. Ecco allora che si può dire la verità. O qualcosa che gli assomiglia, finalmente. CerTo, c’è quella precisazione che vorrebbe spiegare e dare una quadratura a tutto “…anche grazie ai soccorsi medici degli ultimi giorni a Catania” che tuttavia non spiega niente e lascia davvero aperta l’interrogativo sulle reali condizioni di salute dei profughi sulla correttezza delle informazioni pervenute quando la tensione sul caso era alta.
I migranti, 92 uomini e 8 donne, tra cui 4 coppie, sono partiti ieri mattina a bordo di due pullman privati dal porto di Catania scortati dalle pattuglie della Polizia di Stato. Sono giunti a Mondo Migliore, un Centro Accoglienza Straordinaria alle porte di Roma che da due anni accoglie i migranti ed è dotata di 600 posti letto. Fino a ieri ospitava 270 persone. All’interno ci sono una chiesa e una moschea, scuole di italiano per stranieri e gli ospiti spesso vengono impiegati per svolgere alcune attività del Centro. Nei corridoi ci sono anche alcune foto giganti: tra queste, alcune immagini testimoniano i segni delle torture che alcuni ospiti portano sulla loro pelle.
Sono giunti con il primo pullman alle 22.30, e con il secondo alle 2 di notte a causa di un guasto del radiatore del bus che si è dovuto fermare a Salerno. Altri 39 naufraghi sono rimasti invece nell’hotspot di Messina in attesa di essere trasferiti in Irlanda e Albania, che hanno dato la disponibilità ad accoglierli. «Francé portateli a San Pietro» c’era scritto in uno striscione rivolto a contro Papa Francesco apparso ieri sera a Piazza Roma, la piazza centrale di Rocca di Papa.
Diversi cittadini di Rocca di Papa sembrano non gradire l’arrivo, come riportato da Il Messaggero: «Portano malattie e criminalità, danno fastidio alle donne, la città ha già tanti problemi: se li tenga il Vaticano». Critico anche il deputato di Fratelli d’Italia Marco Silvestroni: «I Castelli hanno già dato: solo un anno fa in questa stessa zona gli immigrati hanno manifestato bloccando la via dei Laghi perché il cibo era ‘no buono’. La struttura che dovrebbe accoglierli non mi risulta nei confini dello Stato Vaticano»
A schierarsi con il fronte del no ai nuovi ospiti c’è tuttavia Pasquale Boccia, ex sindaco del paese, candidato in passato con il PD e con alle spalle 10 anni di amministrazione. La sua visione è cruda e realistica: «C’é rancore nei residenti, che si sta trasformando in odio verso questa situazione. Non si può tenere un gruppo così massiccio di migranti senza fare nulla».
Le preoccupazioni riguardano soprattutto un gruppo di abitanti di Tre Coni, frazione del comune dove c’é un grande centro residenziale con villette, le cui mura di cinta confinano con quelle di Mondo Migliore, dove attualmente ci sono 300 migranti circa. «È un problema di numeri – spiegano le persone critiche verso l’accoglienza – non siamo contro gli extracomunitari, ma la grossa quantità rispetto agli abitanti qui crea sofferenze. In questa frazione ci sono circa 1.500 residenti e molti lamentano episodi di degrado e sporcizia provocati proprio dalle persone che provengono dal centro». Ieri i residenti della zona si sono riuniti per fare il punto della situazione in vista dell’arrivo dei nuovi ospiti del Centro. Una pensionata di 62 anni, ricorda di essere stata molestata due mesi fa da un ospite del centro Mondo Migliore davanti a casa sua. A infastidirla era stato un 29enne gambiano, dopo essersi denudato e scappato, fu rintracciato e arrestato dai Carabinieri. «Non è possibile che gli ospiti del centro, le cui mura di cinta confinano con le nostre case – spiega – siano lasciati a vagabondare per strada o ubriacarsi».
Nella parte alta di Rocca di Papa, al centro del paese, gli abitanti invece si dicono «tranquilli, noi non abbiamo mai avuto problemi ma è pur vero che siamo più distanti».
Meno dura e spietata, è la narrazione del direttore della Cooperativa Auxilium che gestisce Mondo Migliore: “Al momento dell’arrivo – riferisce – la cosa più commuovente è stato l’applauso dei circa 300 migranti già ospiti della struttura. Un grazie va detto all’amministrazione comunale, alla popolazione di Rocca di Papa e alle forze dell’Ordine. Ora questi migranti hanno bisogno di essere aiutati a ritrovare serenità e un clima di normalità“.
“Sono stanchi e denutriti, provati dal viaggio, ma non presentano segni di malattie organiche. Il breve tempo che trascorreranno tra noi li aiuterà a recuperare le forze per continuare il loro percorso“. E’ la nota diffusa da Mondo Migliore, e riportata da Agensir, attraverso la Conferenza Episcopale Italiana. “Entro pochi giorni i 100 migranti eritrei arrivati qui saranno collocati nelle Diocesi italiane che, spontaneamente” spiega don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, “hanno promesso loro accoglienza, una trentina da nord a sud del Paese“.
Fonti: Ansa, Agensir, Il Corriere della Sera, Il Messaggero
Il morbo di Alzheimer è una delle malattie più devastanti del nostro tempo, colpisce circa…
Il tumore è una delle patologie più diffuse a livello globale, eppure poche persone…
Una nuova minaccia sta mettendo in allerta i cittadini italiani, e potrebbe provenire direttamente dal…
Un'opzione nascosta su WhatsApp che potrebbe cambiare il modo in cui usi l'app ogni giorno.…
Acquistare una nuova abitazione richiede un impegno economico rilevante. Che si tratti di una prima…
Sempre più aziende permettono ai propri dipendenti di lavorare in smart working, ovvero di svolgere…