Forse il peggior scandalo possibile per Asia Argento. Una storia pessima, che colpisce l’attrice italiana, figlia d’arte, in maniera quasi beffarda. Dopo essere diventata, più per sua insistenza che per meriti, icona delle donne vittime di molestie sessuali, e dopo aver insultato chiunque non fosse di suo gradimento Asia sembra cadere sul tema che era stato motivo della sua visibilità recente. Le molestie, appunto, il #MeToo con cui ha voluto essere identificata. Ma questa volta lo slogan si capovolge. Ora è lei l’accusata. Sesso e soldi. Così va il mondo. Ovunque, figuriamoci in California.
Per rispondere non usa più i social, Twitter o Facebook, da dove fino a poche settimane fa dispensava veleno contro tutto e tutti. Con poche eccezioni: Saviano, le Femen e via discorrendo. Poche le persone sui cui non ha sputato. Con gli anni si è incattivita, sempre meno in pace con se stessa. Scurrile, di una violenza verbale quasi prevedibile. E ora arriva questo schiaffo da far stramazzare un cavallo. Un colpo secondo solo al recente suicidio del suo compagno, Anthony Bourdain.
La storia è perfino banale. Asia, secondo le accuse, avrebbe pagato un giovane attore Jimmy Bennett che minacciava di denunciarla per molestie sessuali commesse quando lui non aveva ancora compiuto 18 anni. Il New York Times, che per primo ha dato la notizia, parla di documenti legali ricevuti da una terza parte secondo cui la figlia di Dario Argento avrebbe sborsato 380 mila dollari per fermare l’azione legale da 3,5 milioni minacciata da Jimmy, un tempo suo giovanissimo protetto, per danni emotivi e finanziari subiti, Qual’è stato il trauma? Un rapporto sessuale con Asia, avvenuto nel maggio 2013 al Ritz Carlton di Marina del Rey in California. Lui aveva 17 anni, lei 37. Verrebbe quasi da prenderlo a schiaffi, questo Jimmy. Così come veniva voglia di prendere a schiaffi Asia quando parlò di abusi subiti da Weinstein.
Sulla vicenda il padre Dario accusa il colpo: “Sono appena tornato a Roma e non ho ancora sentito mia figlia. Non mi va di parlare di questo fatto finché non mi sono fatto un’idea precisa”. E’ una “cosa brutta” dice. E ha ragione. Dario Argento ha sempre difeso la figlia. Qualche tempo fa parlò così di lei: “Ha paura perfino per la sua vita, nel caso Weinstein sono in gioco servizi segreti e potrebbero spararle. Ma mia figlia va avanti per la sua strada, è sempre più convinta. È una donna pura accerchiata dai maiali… Povera Asia, quante ne ha passate». Proprio vero che l’amore è cieco. E quello di un padre verso la figlia non fa eccezione. Povero Dario.
Fonti: New York Times, Adnkronos
https://www.youtube.com/watch?v=NXBL2njVZIk