Luigi Matti Altadonna aveva 35 anni e martedì scorso, poco prima di mezzogiorno, stava percorrendo il tratto del viadotto della A10 quando è precipitato nel vuoto insieme al Ponte Morandi. Al momento del crollo era a bordo di un furgone e stava lavorando prima della pausa di Ferragosto. I familiari giunti sul posto lo hanno identificato una volta estratto dalle macerie. L’uomo era originario di Borghetto, come riportato da Il Corriere della Sera.
Nel pomeriggio della tragedia si era diffuso sui social l’appello disperato della sorella Claudia, che non riusciva ad avere più sue notizie. In serata, l’annuncio ufficiale del suo ritrovamento ha spento ogni speranza. I famigliari hanno rifiutato le esequie di Stato. Suo padre Giuseppe ha rilasciato queste dichiarazioni:
“Non ne vedevo l’utilità visto quello che è successo. E’ un paradosso. Fanno un funerale di Stato ma lo Stato ha delle responsabilità per quello che è successo. Vorrei capire perchè è caduto quel ponte e ha ucciso mio figlio ed altre persone. Qualcuno mi dovrà spiegare perchè è caduto quel ponte. 40 persone, tutti giovani. Bambini. E’ molto grave quello che è successo, molto triste. Ora il sentimento che prevale è la rabbia. Mio figlio ha quattro bambini di giovanissima età. Vorrei che qualcuno gli spiegasse, al posto mio, perchè non hanno più il loro papà. ,io figlio non doveva essere lì. Hanno finito prima di lavorare e lui ed il suo collega si sono ritrovati su quel maledetto ponte. Finchè vivo continuerà a chiedere perchè è caduto quel ponte. Una risposta è l’unica cosa che potrebbe rasserenarmi l’animo“
https://www.leggilo.org/2018/08/17/morandi-superstiti/
Fonti: Il Corriere della Sera, Fanpage