Duro attacco dei vertici del governo contro la Società Autostrade, in merito allo stato di manutenzione del ponte crollato a Genova e dunque alle responsabilità della tragedia. Danilo Toninelli, ministro ai Trasporti, e il vicepremier Luigi Di Maio, hanno esplicitamente detto «che Autostrade per l’Italia deve pagare tutto, le concessioni vanno tolte e Benetton risarcisca». Dopo queste parole sono crollate ai minimi storici i bond di Atlantia, la società dei Benetton proprietaria di Autostrade per l’Italia.Salvini: «Risarciscano gli italiani»
Come riportato da La Stampa, per il ministro del Lavoro Di Maio: «Per la prima volta c’è un governo che non ha preso soldi da Benetton, e siamo qui a dirvi che revochiamo i contratti e ci saranno multe per 150 milioni di euro. Autostrade per l’Italia è stata coperta politicamente da governi precedenti. Noi non faremo da palo a chi non fa la manutenzione dei ponti. Autostrade ha poi la sede finanziaria in Lussemburgo, quindi manco pagano le tasse. Se il ponte era pericolante dovevano dire che andava chiuso». Prima di loro, era intervenuto anche Matteo Salvini: «La revoca delle concessioni è il minimo che ci si possa aspettare», ha detto il vicepremier intervistato da Radio 24 , dicendosi «assolutamente» d’accordo sulla revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia.
Autostrade per l’Italia ha replicato alle accuse, come riportato da Adnkronos. Il viadotto Polcevera «era monitorato dalle strutture tecniche della Direzione di Tronco di Genova – ha detto la società – con cadenza trimestrale secondo le prescrizioni di legge e con verifiche aggiuntive realizzate mediante apparecchiature altamente specialistiche». Nelle attività di monitoraggio sul viadotto Polcevera «le strutture tecniche preposte si sono avvalse, per valutare lo stato di manutenzione del viadotto e l’efficacia dei sistemi di controllo adottati, di società ed istituti leader al mondo in testing ed ispezioni sulla base delle migliori best practices internazionali». Gli esiti del monitoraggio svolto da «autorevoli soggetti esterni hanno sempre fornito alle strutture tecniche della società adeguate rassicurazioni sullo stato dell’infrastruttura». Autostrade per l’Italia ha sottolineato: «Negli ultimi cinque anni gli investimenti della società in sicurezza, manutenzione e potenziamento della rete sono stati superiori a 1 miliardo di euro l’anno». La società ha anche chiarito che «la sua sede e quella della capogruppo Atlantia sono in Italia, a Roma». La replica fa riferimento alle affermazioni del vicepremier Di Maio, secondo cui Autostrade paga «tasse bassissime perché sono posseduti da una finanziaria Benetton in Lussemburgo».
Alle dichiarazioni delle Società Autostrade ha replicato Nicola Atalmi sindacalista Cgil, che sul proprio profilo Facebook criticando la famiglia di Ponzano con queste parole: “United dolors. Nel 2017 quattro miliardi di ricavi, un miliardo di utile, 230 mila euro l’ora di introiti ai caselli. Investimenti sulla tratta ligure: previsti 280 milioni, spesi 76“. Molte accuse in queste ore vengono mosse ai governi Prodi e D’Alema, ai quali viene fatta risalire la concessione e Matteo Renzi, per la scelta dell’allora ministro Delrio di prorogare la concessione.
La tragedia di Genova «conferma l’assoluta necessità di un grande piano di investimenti pubblici in infrastrutture, a cui il governo sta già lavorando, che parta dallo sblocco degli investimenti e degli interventi di manutenzione che hanno già finanziamenti a disposizione». È quanto afferma il ministro dell’Economia Giovanni Tria che in una nota riportata dall’Ansa, ricorda come «gli investimenti pubblici in infrastrutture sono una priorità dell’attuale governo per i quali non ci saranno vincoli di bilancio».
Fonti: Ansa, Adnkronos, Radio 24, La Stampa