Il Ministro per la Famiglia e la Disabilità Lorenzo Fontana «ha fatto bene» a rivendicare risorse per il suo ministero della Famiglia e disabilità. Matteo Salvini lo afferma durante un’intervista alla BussolaQuotidiana. «Non basta l’etichetta, servono risorse. Peraltro un ministero dedicato alla disabilità è stata una mia precisa battaglia e un investimento della Lega che riguarda 4 milioni di persone. Abbiamo come modello le regioni dove governiamo. In Lombardia, ad esempio, garantiremo in questo anno scolastico l’asilo nido gratuito a 15 mila famiglie, e siamo la regione che investe di più in assistenza ai disabili, soprattutto i disabili gravi. Mi piacerebbe che questo modello fosse portato a livello nazionale. Quindi è un ministero che ha bisogno di quattrini e faremo in modo di farglieli avere. Si dovrà intervenire anche in legge di bilancio. Ci sono ad esempio un milione di invalidi civili che percepiscono in media 278 euro al mese, che sono un’infamia. Quindi, non dico a mille euro come diceva qualcuno, ma portarle almeno al livello delle pensioni minime mi sembra un atto di civiltà».
Il Ministro dell’Interno affronta nelle stessa intervista il tema della maternità surrogata e la scelta di alcuni Comuni di trascrivere all’anagrafe bambini nati all’estero con la pratica della maternità surrogata «Ho chiesto un parere all’Avvocatura di Stato, ho dato indicazione ai prefetti di ricorrere. La mia posizione è fermamente contraria. Per fare un esempio: la settimana scorsa mi è stato segnalato che sul sito del ministero dell’Interno, sui moduli per la carta d’identità elettronica c’erano “genitore 1” e “genitore 2”. Ho fatto subito modificare il sito ripristinando la definizione “madre” e “padre”. È un piccolo segnale. Certo farò tutto quello che è possibile al Ministro dell’Interno e che comunque è previsto dalla Costituzione. Utero in affitto e orrori simili assolutamente no». E poi su Twitter: «Per la sinistra, difendere il concetto di mamma e papà significa essere `trogloditi´. Allora sono orgoglioso di essere un troglodita!».
Il Ministro ha spiegato: «L’obiettivo che mi pongo da qui fino a fine governo è introdurre il concetto di quoziente familiare, in modo da premiare la natalità e la scommessa sul futuro. Intanto il primo obiettivo è sostenere la parte produttiva attraverso un abbassamento delle tasse: se già riusciamo ad aiutare le partite Iva, i produttori, i commercianti, gli artigiani, i piccoli imprenditori, è un primo passo. Anche loro sono padri e sono madri, un euro di tassa in meno è un euro in più per i figli. Certo non è risolutivo, l’obiettivo, come dicevo, è quello di rendere il nucleo familiare un soggetto fiscalmente riconosciuto. Però già per il 2018 l’obiettivo è ridurre le tasse a un bel po’ di gente e questo sarà mantenuto».
Sostegno alle famiglie e ai disabili, quindi. Ma vorrà ben altro al Ministro Salvini per farsi amare da Anna Caputo, presidente dell’Arci di Lecce. L’Arci è associazione non profit con fini di utilità sociale rilevante a livello nazionale e ben strutturata nelle realtà locali. La Caputo ha scritto su FB riferendosi a Salvini: “Non scrivete cose brutte su Salvini sui social che sta cominciando a chiedere soldi di risarcimento e potrebbe diventare ancor più ricco, non avendo mai lavorato un giorno in vita sua. Prima che lo mantenessimo noi l’unico lavoro fatto è stato spostare mobili al Leoncavallo (cosa nobilissima peraltro) e partecipare a quiz televisivi. La mberda ha più valore di lui…”.