“Se il PD non sarà il primo partito e il primo gruppo ci sarà un governo di Centrodestra o la palude“. E’ stata una delle previsioni di Matteo Renzi. L’ex premier era, in Puglia, a Bari il 16 febbraio scorso, come riportato da Rai News. Pochi giorni dopo il PD vide infrangersi il sogno di essere il primo partito: si ritrovò al 19%. Non c’è stato un governo di Centrodestra e neanche la palude. Tre previsioni errate in un colpo solo. Non è da tutti.
E dire che il PD avrebbe potuto scongiurare il tanto odiato Governo Lega – Movimento 5 Stelle, quello che, secondo Renzi, porterà l’Italia al disastro. Il PD avrebbe potuto evitare questa “deriva” e salvare l’Italia, ma prevalse il “tanto peggio tanto meglio”. Fu proprio Matteo Renzi a dire no, nella speranza di avere politicamente una seconda vita dopo il fallimento dell’alleanza Salvini – Di Maio. Un puro calcolo politico, al limite del cinismo, da parte di quello stesso Renzi che considera il Decreto Dignità un “disastro” perchè darà maggiori tutele ma provocherà una pioggia di licenziamenti. Meglio nessun diritto e un po’ di lavoro precario e sottopagato. Così dice Renzi. Certo che la tutela dei lavoratori, da sempre segno distintivo della Sinistra, sia diventata segno distintivo del Movimento 5 Stelle è dura da accettare. Poteva pensarci prima e meglio, Renzi, quando prendeva a spallate quello che rimaneva dell’articolo 18. Lo fece per tentare di accattivarsi il veto del Centrodestra berlusconiano. Altra previsione sbagliata, sembra. Come quella di cambiare la Costituzione a colpi di referendum. A tirare le somme non ne ha indovinate moltissime.
Gettati via i lavoratori italiani, cosa rimane al PD? La difesa del migrante. Un problema identitario e d’immagine. Un tema cruciale più importante dell’aspetto umanitario, per quello che resta della Sinistra. Un altro errore. Non nei contenuti, ma nel metodo, nella rivendicazione puerile e pretestuosa. Cosa disse in Puglia, nel febbraio scorso Renzi, sul tema dei migranti?: “Sono orgoglioso di aver salvato vite umane. Si può pensare di fare accordi internazionali, si può pensare di fare. Noi facciamo. La differenza tra noi e loro – ha concluso – è che noi facciamo”.
Qualche giorno dopo l’ex premier ribadiva il concetto, elogiando la strategia dell’allora Ministro degli Interni – non si chiamava ancora Ministro della Mala, termine usato pochi mesi più tardi da Roberto Saviano. Quale strategia? Disincentivare le partenze, prendendo in considerazione anche la possibilità di chiudere i porti. Magliette rosse? Nessuna.
Qualche mese dopo la rivendicazione orgogliosa dell’ex premier per aver salvato “vite umane” la vita di 16 esseri umani finiva tragicamente. E finiva tragicamente, in quella stessa Puglia, perchè nessun Governo, compresi quelli sostenuti dal PD, i governi Monti, Letta, Renzi, Gentiloni, ha ottenuto risultati concreti contro lo sfruttamento degli esseri umani. E nessuno di quelli che si fregia e si elogia per la propria umanità sembra essersi posto il problema di quale vita, quale dignità offrire e garantire a quegli uomini dopo averli, troppo spesso davanti ai fotografi, “salvati“.
Matto Renzi: “Ho regalato 80 euro agli italiani, non parlatemi di Dignità”
Fonti: Rai News, La7