«150 milioni di euro spesi per soli 8 anni di noleggio, inclusi i 20 milioni per riconfigurarlo, per un velivolo quasi mai usato». E’ questo il motivo espresso dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte che lo ha convinto a rottamare l’aereo della presidenza del Consiglio voluto dall’ex premier Matteo Renzi.
«Meno spreco di denaro pubblico, meno spese inutili. Il governo che presiedo da subito ha voluto dare segnali di forte cambiamento rispetto al passato. E in quest’ottica si inserisce la volontà di rescindere il contratto di leasing dell’aereo Airbus A340-500, acquistato in passato» dal Governo Renzi per i voli di Stato. Giuseppe Conte sottolinea su FB: «Un impegno che avevo e avevamo assunto sin dal nostro insediamento, una decisione sacrosanta, tutt’altro che simbolica. A conti fatti si è trattato di un’operazione del tutto svantaggiosa – sottolinea il Presidente del Consiglio – sia dal punto di vista dell’impatto economico che dell’utilità pratica.
«Soldi degli italiani, che vincolavano il governo» scrive ancora il premier, come riportato dall’Ansa. «Per questo dai primi giorni del mio mandato ho dato indicazioni di trovare una via di uscita per rescindere il contratto. A questa Presidenza, per le missioni internazionali che siamo chiamati a svolgere, un aereo così grande e costoso non serve. È uno spreco e un capriccio a cui noi rinunciamo molto volentieri».
Fonti: Ansa, La7