Un fulmine a ciel sereno che sta sconvolgendo nelle ultime ore un gruppo industriale tre i più importanti. Sergio Marchionne, classe 1952, amministratore delegato di Fiat Chrysler, presidente e amministratore delegato di Ferrari ha presentato il primo giugno il nuovo piano Fca per il periodo 2018 -2022.
Il 26 giugno ha partecipato alla cerimonia di consegna di una Jeep Wrangler ai Carabinieri a Roma. Sergio Marchionne, arrivato a Torino nel 2004, avrebbe dovuto lasciare il gruppo il prossimo anno, nell’assemblea di Amsterdam che approverà i conti 2018, mantenendo tuttavia la a guida della Ferrari. Fino a pochi giorni fa tutto sembrava procedere secondo i piani. Nelle ultime ore Sergio Marchionne sembra versare in condizioni di salute critiche. Secondo le notizie ufficiali Marchionne è stato operato alla spalla destra. La degenza dopo l’intervento, tuttavia, si sarebbe prolungata oltre il previsto. Voci di una convocazione d’urgenza a Torino da parte del presidente John Elkann del top management dell’azienda per accelerare il cambio al vertice si sono susseguite, ma Fca ha smentito. Oggi tuttavia sono stati convocati oggi d’urgenza i Cda di Fca, Ferrari e Cnh industrial per esaminare il nodo della successione all’amministratore delegato Marchionne. Fonti del gruppo interpellate in merito rispondono: «nessun commento». Intanto Louis Carey Camilleri, membro del board Ferrari, è stato nominato isuccessore di Sergio Marchionne nella carica di amministratore delegato della casa di Maranello. Il presidente sarà John Elkann, come riportato dall’Ansa. Il cambio al vertice – secondo le indiscrezioni- sarà formalizzato oggi nel cda della Rossa Louis Carey Camilleri si è formato in Philip Morris International. . Per la sua successione Fca ha sempre parlato di una scelta interna. Quattro erano stati nomi inicati per la possibile successione finora: Alfredo Altavilla, responsabile Emea del gruppo, Richard Palmer, direttore finanziario, Mike Manley, responsabile del marchio Jeep e Pietro Gorlier, ad di Magneti Marelli. Negli ultimi giorni era stato ipotizzato l’arrivo di Vittorio Colao, per dieci anni alla guida di Vodafone.
Fonte: Ansa