Saviano e Salvini, ancora. E anche la Bonino. È successo a causa del braccio di ferro al porto di Trapani sullo sbarco dalla nave Diciotti. La nave ha a bordo 67 migranti, salvati sabato dal cargo italiano Vos Thalassa e prelevati domenica dalla Diciotti perchè a quando a bordo del cargo ci sarebbero stati momenti di forte tensione: alcuni migranti avrebbero minacciato l’equipaggio per non essere ricondotti in Libia.
La Diciotti dal primo pomeriggio di oggi è attraccata ma attende ancora il via libera allo sbarco dalla Prefettura, dov’è in corso una riunione. Da Innsbruck Matteo Salvini ha twittato, come riportato dall’Ansa: «In Procura c’è un dibattito, io non ho nessuna fretta di farli sbarcare. Servirà tutto il tempo necessario, chi deve decidere ha il tempo per decidere e tutti gli elementi per farlo». Il vicepremier e ministro dell’Interno aveva auspicato che i protagonisti della protesta a bordo sbarcassero in manette.
Le parole del Ministro hanno suscitato la reazione di Roberto Saviano che ha schernito su Twitter il titolare dell’Interno e lo ha definito “Ministro della Mala Vita”. La Bonino lo ha definito “imbarazzante” ironizzando su quella che è, per la Bonino, una palese incapacità del Ministro
Il Ministro ha annunciato una querela contro Saviano e ha insistito, come riportato da Askanews: «Prima di concedere qualsiasi autorizzazione, attendo di sapere nomi, cognomi e nazionalità dei violenti dirottatori che dovranno scendere dalla Diciotti in manette. Io non do alcuna autorizzazione a nessuno a scendere dalla Diciotti: se qualcuno lo fa, se ne assume la sua responsabilità. Qui qualcuno prende in giro gli italiani e le ipotesi sono due: o lo fanno i migranti violenti oppure ha mentito qualcuno che ha denunciato una violenza che non c’è stata» ha spiegato Salvini. «Se qualcuno ha mentito, questi devono pagare. Se sono stati i migranti, scendono in manette, se sono stati gli armatori pagano civilmente e penalmente. Io non ho voglia di farmi prendere in giro. Fino a che non ci sarà chiarezza su questo, io da ministro dell’Interno, da vice premier, e da papà, non do autorizzazione a nessuno a scendere» ha concluso.
Attualmente nel rapporto dello Servizio centrale operativo della Polizia consegnato alla Procura ci sono due denunciati per i reati di minacce, violenza privata e «dirottamento», in realtà un reato amministrativo, cioè tentato impossessamento della nave. In una nota congiunta le organizzazioni umanitarie chiedono lo sbarco immediato a partire dai bambini.
Fonti: Ansa, Askanews, Roberto Saviano Facebook