Figlio del grande Steno (nome d’arte per Stefano Vanzina) e di Maria Teresa Nati, ha avuto come maestro il grande Mario Monicelli. “Mio padre mi portò da Monicelli che era un suo grande amico e col quale avevano lavorato tanto insieme – proseguiva Vanzina – all’inizio mi trattò malissimo, non voleva certo che mi sentissi privilegiato in quanto figlio di”. Sul set di film come L’armata Brancaleone poco più che ragazzino Carlo Vanzina apprese molti dei trucchi del mestiere “Monicelli era un burbero, un finto cattivo. Mi ha trattato in maniera infernale, ho pianto tanto ma nonostante questo ho serrato i denti e sono andato avanti finché mi ha fatto suo primo aiuto”. Carlo ha imparato molto da Monicelli, soprattutto nella direzione degli attori, lezioni che ha messo in pratica quando ha debuttato come regista nel 1976 con Luna di miele in tre con Renato Pozzetto e Stefania Casini, scritto dal fratello Enrico come sempre sarà con la sessantina di film che hanno realizzato insieme. Il debutto dietro la macchina da presa nel 1976, con Luna di miele in tre. Vanzina ha realizzato una sessantina di film in 40 anni. I suoi primi successi sono del 1982 con la scoperta di Diego Abatantuono (Eccezzziunale… veramente e Viuuulentemente mia), seguiti da Sapore di mare e Vacanze di Natale nel 1983.