“Non ho niente da nascondere, da premier non mi sono arricchito. Ecco il mio conto corrente. Il 30 giugno 2014, quando ho cominciato a fare il presidente, avevo 21.895 euro e oggi ho 15.859 euro. Sempre se mia moglie nel frattempo non ha fatto qualche spesa. C’è l’ idea che chi fa politica magari sia un po’ traffichino, uno che mette il naso in tante vicende”, aveva detto Matteo Renzi a Matrix il 18 gennaio del 2018. Ma ora c’è una villa
I venditori sono Natalia Gajo, 80 anni, e dai figli Giusto Puccini, 68 anni, docente di Istituzioni di diritto pubblico e la sorella Oretta, 61 anni, dal 1987 dipendente dell’ex Provincia di Firenze, guidata da Renzi tra il 2004 e il 2009. Secondo La Verità, che ha anticipato la notizia, Renzi avrebbe avuto di uno sconto di circa 200 mila euro. I restanti 900 mila euro ancora da pagare, sempre secondo La Verità, arriveranno con un mutuo, il quarto, chiesto al Banco di Napoli. La cui rata, che non si prevede particolarmente leggera, si sommerebbe a quella mensile da 4.250 euro che paga dal 2012. La villa, dopo un iter durato 31 anni, avrebbe beneficato di una sanatoria edilizia da Palazzo Vecchio e, secondo il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Francesco Torselli, di una sbarra di chiusura di un tratto di strada. A gennaio, come riporta La Verità, Renzi aveva annunciato in un’intervista tv di avere nel conto corrente poco meno di 16 mila euro e di non essersi arricchito con la politica.
L’ufficio stampa dell’ex premier ha precisato in una nota: «Matteo Renzi e la sua famiglia stanno da tempo cercando un’abitazione a Firenze. Al momento Renzi non ha concluso né l’acquisto di un’abitazione a Firenze né la vendita dell’abitazione di Pontassieve. Quando il percorso sarà concluso tutte le informazioni saranno rese pubbliche, come peraltro prevede la normativa per la trasparenza dei parlamentari. In caso di acquisto di una casa e di vendita dell’altra saranno come già fatto in passato resi pubblici anche i mutui, passati, presenti e futuri». Inoltre l’ufficio stampa di Renzi ha spiegato che «nessun mediatore immobiliare (men che mai internazionale) ha ricevuto un incarico dalla famiglia».
Fonti: Il Corriere della Sera, Matrix