Elsa Fornero: “Me ne vado in pensione serena. Ora gli anziani seguano i miei consigli”

L’educazione finanziaria di base costituisce per il cittadino un indispensabile strumento di gestione dei problemi economici nel ciclo di vita ma assume oggi, di fronte all’emergere del populismo, anche il rango di imprescindibile elemento di cittadinanza” A parlare è Elsa Fornero, come riportato da Il Giornale.

L’ex Ministro del Lavoro e della Previdenza del Governo Monti il mese scorso, a poco meno di 71 anni, ha annunciato il ritiro dal lavoro. Dal primo novembre smetterà di insegnare Economia Politica all’Università di Torino, dove è stata docente per una quarantina d’anni. Ma non intende andare a riposo. Intanto ha presentato un progetto progetto che si propone di aiutare gli anziani a gestire i propri risparmi e alcuni dei rischi connessi all’età, come frodi e manipolazioni. Lei parla in maiera esplicita di alfabetizzazione finanziaria degli anziani. Il progetto è stato presentato nel corso di un incontro dal titolo “Non è mai troppo tardi“, ispirato al celebre programma tv di alfabetizzazione popolare condotto tra il 1960 e il 1968 dal maestro Alberto Manzi. Tra i partner dell’iniziativa, che è appunto di “alfabetizzazione finanziaria”, ci sono il Museo del Risparmio di Torino e l’Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo. A coordinare il progetto – ideato dal Cerp (Center for research on pensions and welfare policies) con il contributo finanziario europeo, e da una prestigiosa istituzione scolastica torinese, il Collegio Carlo Alberto, c’è lei, l’ex ministra del Welfare. Il potenziamento delle competenze finanziarie, per la Fornero “risulterebbe cruciale, in particolare nei gruppi di persone a basso reddito, per evitare lo scivolamento verso la povertà“.

Durante la presentazione del programma, l’ex Ministro non ha perso l’occasione per criticare il Ministro Salvini. “L’attacco continuo a Paesi esteri, istituzioni e avversari politici può essere vincente nel breve periodo, come dimostrano i risultati elettorali ma non può essere una strategia per il Paese e per il futuro delle giovani generazioni. Non si può costruire una strategia creando rabbia e alimentando risentimento“. In tema di previdenza, invece, appare meno intransigente e approva tagli proposti dal Movimento 5 Stelle. “Nulla vieta – ha detto – che in un’ottica di continuità con il governo Gentiloni si possa fare un recupero di flessibilità, in particolare per le categorie più disagiate, mettendo i costi a carico della collettività. In questa prospettiva- intervenire sulle pensioni alte con un contributo di solidarietà può non essere sbagliato ma certo non si possono reperire risorse sufficienti a finanziare interventi generalizzati e duraturi“.

Fonti: Il Giornale, One Media Video

https://www.youtube.com/watch?v=_PCXnEp8alo&feature=youtu.be

 

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