Chissà cosa ne pensa Roberto Saviano. L’Italia dovrà risarcire un rom con 60mila euro, come riportato da Il Corriere della Sera: sarà il Ministero dell’Interno di Matteo Salvini a dover versare, su ordine del giudice, l’importo sul conto corrente del nomade senza permesso di soggiorno. Lui, Magaiber Sulejmanovic, è nato nel 1992 a Torino e non ha mai regolarizzato la propria posizione sul territorio. Un irregolare che vive in uno dei tanti campi non regolamentati. Il 15 dicembre 2013 ha tentato il furto di una Fiat Uno. E lì è iniziato tutto.
Il nomade era stato fermato mentre fuggiva a un posto di blocco della polizia in corso Unione Sovietica. Non si era fermato ed era ripartito a fortissima velocità. Durante l’inseguimento erano partiti dei colpi di pistola da parte di un poliziotto. Uno di questi aveva accidentalmente colpito schiena di Magaiber. Le lesioni lo avevano reso semi-paralitico. Il poliziotto è stato condannato a nove mesi. A Magaiber, per aver rubato la macchina, erano stati inflitti undici mesi di reclusione. Il suo avvocato ha chiesto un risarcimento al Ministero dell’Interno. Richiesta accolta dal giudice Paola Meroni aveva ordinato una provvisionale immediatamente esecutiva da 60mila euro con sentenza pronunciata il 14 dicembre 2016. Il procedimento è proseguito, a oggi manca soltanto la Cassazione. Nelle scorse settimane al nomade è arrivato il denaro. E sempre a lui lo Stato avrebbe dovuto versare le spese legali, da girare al difensore.
«Peccato che il Ministero non voglia pagarmi — spiega l’avvocato del nomade Domenico Peila —. È emerso, da un controllo recente dell’Agenzia delle Entrate, che il mio assistito ha evaso il fisco per 8mila euro di multe non pagate. E quindi è stato deciso che quel debito verrà sottratto dall’ammontare delle spese legali di cui il giudice ordinò il risarcimento». Quindi il nomade irregolare ha incassato 60mila euro. L’avvocato ha lavorato gratis per cinque anni e non vedrà mai un euro. Anche perché il suo assistito che pur ha ottenuto il risarcimento grazie all’attività del suo legale, non sembra intenzionato a offrirgli un solo euro.
Due anni dopo l’incidente il rom era stato visto guidare con le stampelle a bordo di un’altra auto rubata, mentre fuggiva sulla tangenziale. La Stradale, per prenderlo, aveva chiuso la carreggiata e dopo un inseguimento da film il nomade era stato bloccato alle porte di Venaria. Niente di grave, a pensarci bene, Se ti chiami Magaiber Sulejmanovic e vivi nell’Italia “fascista” raccontata da Macron e Saviano, puoi permetterti questo e altro.
Fonte: Il Corriere della Sera