Una nave di soccorso con a bordo 239 migranti salvati dalle acque libiche la mattina del 21 giugno è da quattro giorni in acque maltesi in attesa di avere l’indicazione di un porto dove approdare. Non una nave qualsiasi, attenzione. La nave appartiene ad una Ong tedesca Lifeline, ma batte badiera olandese.
Una settimana quando Aquarius era ancora diretta alla volta di Valencia, il Ministro aveva scritto sui social: «Altre due navi di ong – tedesche ndr – con bandiera dell’Olanda – Lifeline e Seefuchs – sono arrivate al largo delle coste della Libia, in attesa del loro carico di esseri umani abbandonati dagli scafisti. Sappiano che questi signori dovranno cercarsi altri porti».
Lifeline quando apprese che le navi delle organizzazioni non governative non sarebbero sbarcate in Italia commentò con un tweet: «Quando i fascisti ci fanno pubblicità». Salvini replicò, come riportato dall’Agi: «Una pseudo associazione di volontariato che dà del fascista al vicepremier? Questi non toccheranno mai più terra in Italia». La ong tedesca ha poi corretto il tiro, cancellando il post e scrivendo scrivendo sarcasticamente: «No, Matteo Salvini naturalmente non è un fascista. Ci è scivolato il mouse». Qualche ora dopo la stessa Lifeline chiese agli italiani – gli italiani a cui il presidente francese Macron ha fatto riferimento come alla lebbra d’Europa – del denaro per poter continuare le proprie operazioni di soccorso, pubblicando su Twitter le coordiante bancarie per ricevere le donazioni
Cinque giorni dopo l’insulto verso Salvini, Ministro degli Interni di uno Stato Ue, la Lifeline ha soccorso 239 migranti nelle acque libiche ed ha proseguito la sua strategia di provocazione, quella che parte dal presupposto “noi indiscutibilmente buoni” contro “voi ovviamente criminali”. Una dialettica alla Roberto Saviano, il cui copione è ripetuto alla perfezione dalla Ong tedesca: io, salvatore del mondo, ti provoco, mi scandalizzo, parlo di te come di un criminale e, se non ottengo quello che voglio, faccio la vittima. Provare a comprendere le ragioni dell’altro, mai.
Così, coerentemente con questa strategia “stile Saviano” Claus Peter Reisch comandante della Lifeline ha mandato un altro messaggio al Ministro dell’interno italiano. «Se il ministro Salvini vuole arrestarmi può venire personalmente a prendermi». Una provocazione, l’ennesima dopo il rifiuto di Malta a concederle un porto sicuro. Si ripete quanto successo con Aquarius, la nave di Medici senza Frontiere e Sos Méditerranée.
Poco fa un nuovo tweet dalla nave, come riportato da La Presse. «Caro Matteo Salvini, noi non abbiamo carne a bordo, ma esseri umani. Noi la invitiamo gentilmente a convincersi che si tratta di persone che noi abbiamo salvato dall’annegamento. Venga qui, è il benvenuto». Non si hanno notizie di nessun tweet di insulti verso Malta e il suo Ministro, che pur ha rifiutato l’approdo. Ma l’isola non è l’Italia ed è stata Lifeline, del resto, a dire che lo scontro con Salvini avrebbe avuto un ritorno pubblicitario – ed economico.
Fonti: Agi, LaPresse