Salvini, via gli immigrati dalle spiagge: “Sarà un’Italia senza ambulanti”

Sarà un’estate all’insegna del “fuori gli ambulanti di colore dalle spiagge“. Dopo la questione sbarchi e il censimento dei rom sembra essere questo il nuovo fronte che ha intenzione di aprire il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Lo ha detto durante un comizio tenuto in Toscana, a Marina di Massa, come riportato dall’Agi «Rendiamo più sicure le spiagge italiane allontanando venditori di ogni genere che fanno concorrenza sleale agli artigiani e commercianti italiani» Sarà questa una linea guida che il ministero indicherà alle Forze dell’Ordine che vigileranno sulle vacanze nelle località balneari. Sarà difficile questa volta accusare il Ministro di razzismo perchè il problema della contraffazione e dello smercio dei prodotti senza controllo è ormai endemico e irrisolto. La contraffazione provoca, indirettamente, gravi danni alla concorrenza sleale e alle imprese con ripercussioni sull’occupazione, oltre al danno immediato per lo Stato a causa dell’evasione fiscale propria di questo tipo di commercio. I prodotti contraffatti, inoltre, in assenza di processi produttivi controllati rappresentano un potenziale rischio per la salute: non di rado contengono agenti chimici, coloranti e collanti che nei casi più gravi possono risultare cancerogeni.

Ma il rischio per l’acquirente non è limitato alla salute: per chi acquista merce contraffatta può scattare una sanzione amministrativa pecuniaria da un minimo di 100 euro fino ad un massimo di 7000 euro. A stabilirlo è la legge n. 99 del 2009 che disciplina l’ipotesi in cui il compratore acquista prodotti contraffatti. In altri casi chi acquista può incorrere nel reato di ricettazione ricettazione.

Una iniziativa, quella del Ministro, che difficilmente potrà essere tacciata di razzismo, dicevamo «Forte dei Marmi non ce la fa più a sopportare il peso dei clandestini e se non si comincia a fare qualcosa si rischia la rivolta». A parlare era Umberto Buratti – consigliere comunale in forza PD partito di cui era stato anche segretario comunale, nell’ormai lontano 2005
«Non siamo razzisti – spiegava – tutti i miei colleghi hanno stima per gli extracomunitari regolari che fanno il loro dovere e ben vengano al Forte. Però non è possibile ogni giorno chiudere gli occhi davanti all’illegalità. Non solo gli extracomunitari fuori legge disturbano continuamente chi riposa e dunque danneggiano i proprietari dei bagni, ma vendono borse e orologi contraffatti, commettono reati» diceva ancora Buratti xhe racconta di essere tempestato ogni giorno da telefonate di proprietari di bagni che chiedevano controlli «C’è anche un problema di ordine pubblico. Forte dei Marmi continua a essere un’oasi tranquilla, ma qualcosa sta cambiando. Sono aumentati furti e scippi e la notte alcuni bagni hanno deciso di assoldare vigilanti in proprio per controllare la spiaggia».
Dieci anni dopo Alessandro Bandini, sindaco PD del comune di San Vincenzo in provincia di Livorno aveva deciso di permettere, con apposita ordinanza, ai ai gestori degli stabilimenti balneari di ricorrere agli istituti di vigilanza privata per contrastare il fenomeno dell’abusivismo “No, non sono affatto diventato leghista – dichiarava il primo cittadino – e non c’è alcuna forma di repressione, si tratta solo di normale prevenzione. Il testo ha ricevuto il nulla osta prefettizio. Vogliamo solo contrastare tutto il mondo del malaffare che si cela dietro chi commercia merce contraffatta: l’obiettivo è educare alla legalità”.
Sul tema sono intervenuti con un’interrogazione a Montecitorio i deputati PD Lucia Ciampi e Stefano Ceccanti, atto sottoscritto dalla deputata PD Susanna Cenni.: “Il ministro Salvini la smetta con gli annunci ad effetto e ci dica cosa vuole fare per contrastare il commercio illegale ambulante nelle vie del centro storico di Pisa”. Il riferimento era ad sulla vicenda dei giorni scorsi che aveva visto il ferimento di due carabinieri impegnati in una attività di controllo e sequestro di merce falsa. “Matteo Salvini – proseguono i parlamentari democratici – pensa di poter risolvere tutti i problemi del Paese minacciando ‘rimpatri’. Fa forse finta di non sapere che molto spesso gli ambulanti, anche abusivi, hanno regolare permesso di soggiorno e che dietro il business della contraffazione ci sono le mafie. Evidentemente la lotta alla criminalità organizzata non è una priorità per l’attuale ministro dell’Interno”.
Fonte: Agi
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