“Chiamami signor Presidente, idiota!” Macron umilia un 16 enne

Emmanuel Macron e il ragazzino tra la folla. Con la spigliatezza tipica degli adolescenti un 16 enne di nazionalità francese ha avuto un’eccessiva spigliatezza – “l’ardire” pensa il Presidente della Francia – di rivolgere la parola a Macron in maniera troppo famigliare. Come fosse un fratello maggiore o una persona “comune”. No l’avesse mai fatto: “Chiamami signor Presidente” ha risposto l’inquilino dell’Eliseo che non ha rinunciato a impartirgli una breve lezione, a beneficio delle telecamere, come riportato da Repubblica.

Macron è sorridente, si avvicina, scambia qualche battuta. Il clima è informale. “Come va Manu?” tenta l’approccio il ragazzo, non appena Macron stringe la mani delle persone vicine. Un modo di fare che deve essere sembrato poco meno di un insulto. Il Presidente poteva rispondere a tono, far finta di non sentire e passare oltre, mai lui è Macron e non doveva fargliela passare liscia. “No, no. Sei qui a una cerimonia ufficiale, comportati bene...” risponde subito infastitdito. E sembrava abbastanza: un rimprovero garbato e nient’altro. Ma al Presidente non è sembrato abbastanza, ed ha proseguito: “Puoi fare l’idiota ma oggi c’è la Marsigliese e la Canzone della Liberazione. Chiamami Signor Presidente della Repubblica o signore...”. Il ragazzino, che si aspettava un sorriso di rimando o una frase altrettanto informale rimane interdetto. Macron se ne accorge e affonda il colpo: “E fai le cose nell’ordine giusto. Se un giorno vuoi fare la rivoluzione prima prendi una laurea” insiste il Presidente offeso “poi dai lezioni agli altri, d’accordo?“. Il ragazzo accenna un “” di rito; ma dopo lo stupore inziale guarda assorto Macron e sembra quasi giudicare l’enormità della reazione presidenziale, come fosse lui stesso spettatore della scena e non parte in causa. Non dice altro. Forse sta pensando: “Sono stato un idiota“, forse pensa che l’idiota vero è Macron.

E’ possibile che più tardi il ragazzino abbia riflettuto sulle parole della persona che ha avuto la ventura di avere dinanzi. E si sarà reso conto che a dargli lezioni di vità, a dirgli di rispettare le regole, di “fare le cose nell’ordine giusto” è stato un uomo che da adolescente fece le cose secondo l’ordine che era nella sua testa: a solo 16 anni iniziò a filtrare con la sua insegnante, di 24 anni più grande, con figli dell’età sua, di “Manù”. Una vicenda che sconvolse due famiglie. La futura moglie del “Signor Presidente” rischiò l’incriminazione per abuso sessuale. Ma forse questo per Macron era ed è “l’ordine giusto” o comunque un’eccezione che doveva essergli concessa, perché il giovane Emmanuel si rivolgeva rispettosamente, dicendo “Signor Presidente…”. E la sera incontrava Brigitte.

Fonte: Repubblica

https://www.youtube.com/watch?v=on6GUNKjuqU

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