Mentre la nave Aquarius con 629 persone a bordo è ancora in mare, Papa Francesco torna sul tema migranti, come riportato da Dire: “
Nella questione della migrazione non sono in gioco solo numeri, bensì persone, con la loro storia, la loro cultura, i loro sentimenti e le loro aspirazioni. Queste persone, che sono nostri fratelli e sorelle, hanno bisogno di una protezione continua, indipendentemente dal loro status migratorio. I loro diritti fondamentali e la loro dignità devono essere sempre protetti e difesi”.
Con queste parole il Pontefice si è rivolto ai partecipanti al “II Colloquio Santa Sede-Messico sulla migrazione internazionale”, promosso dalla Segreteria di Stato e dall’Ambasciata del Messico presso la Santa Sede. Parole che arrivano a pochi giorni dal tweet del cardinale e presidente del Pontificio Consiglio della Cultura Mons. Gianfranco Ravasi, che aveva citato un versetto dal Vangelo di Matteo – “Ero straniero e non mi avete accolto (Mt 25,43) #Aquarius” – proprio in relazione alla nave di Sos Mediterranée, in attesa di un porto dove attraccare nel Mediterraneo.
Bergoglio ritorna su questo tema: “occorre cambiamento di mentalità: passare dal considerare l’altro come una minaccia alla nostra comodità allo stimarlo come qualcuno che con la sua esperienza di vita e i suoi valori può apportare molto e contribuire alla ricchezza della nostra società”. Per il Papa “un’attenzione speciale va riservata ai migranti bambini, alle loro famiglie, a quanti sono vittime delle reti del traffico di esseri umani e a quelli che sono sfollati a causa di conflitti, disastri naturali e persecuzioni. Tutti costoro – ha detto ancora il Papa – sperano che abbiamo il coraggio di abbattere il muro di quella complicità comoda e muta che aggrava la loro situazione di abbandono e che poniamo su di loro la nostra attenzione, la nostra compassione e la nostra dedizione”.
Una visione dell’accoglienza che sembra scontrarsi con un diffuso sentire, una percezione del tutto diversa, ma che non accetta di essere additata come disumana o cinica. Una sintesi di questo pensiero, del tutto opposto alle sollecitazioni della Santa Sede perviene da Edward Luttwak economista, politologo e saggista romeno naturalizzato statunitense, conosciuto per le sue pubblicazioni sulla strategia militare e politica estera, esperto di politica internazionale e consulente strategico del Governo degli Stati Uniti. Intervistato da Giuseppe Cruciani ha così commentato la posizione della Santa Sede:
“Il Papa è un extracomunitario naturalmente vuole le frontiere aperte per poter riempire l’Italia di extracomunitari. Ma sicuramente non ha diritto di invitare le persone in casa d’altri”.
Fonti: Dire, La Zanzara