Lei non ha voluto essere madre – “A casa mia o si fa la mamma bene o non si fa. Solo per un momento mi sono immaginata con il pancione, un vestito azzurro di chiffon, un grande cappello di paglia che correvo di paglia… quella volta stavo con qualcuno che mi interessata più degli altri. Devi avere molto amore dentro per pensare di fare un bambino. E ancora più amore per pensare che non è il caso di fare un bambino” – ma una madre, e forse più di una Patty Pravo l’ha avuta. Ed è giunto il momento di dirle addio: è morta Bruna Camporin, come riportato da Il Messaggero, la mamma della cantante veneziana Nicoletta Strambelli in arte Patty Pravo. Dopo il grave lutto di Adriano Celentano, un’altra notizia ci ricorda come la vita delle persone famose sia spesso uguale alle altre, negli affetti e nel dolore.
I funerali della mamma si sono già svolti. Il decesso della signora Camporin risalirebbe allo scorso 12 giugno, ma la notizia è trapelata solo nelle ultime ore, senza nessuna dichiarazione da parte della cantante che ha voluto vivere il lutto in forma privatissima.
La donna, pensionata e vedova di Aldo Strambelli, aveva 91 anni e da parecchio tempo aveva lasciato il centro storico lagunare per andare a vivere in terraferma. In questi anni abitava a Maerne di Martellago. I genitori della cantante hanno sempre abitato in terraferma mentre lei è cresciuta nel centro storico di Venezia, vivendo per molti anni nel sestiere di Santa Marta. In una recente intervista a Vanity Fair la cantante, 70 anni compiuti ad aprile, aveva parlato della sua famiglia, e del ruolo di madre e nonna nella sua vita.
«Mamma l’ho conosciuta tardi. Aveva avuto un parto spaventoso e una depressione terribile – ha ricordato Patty Pravo – che è durata un anno. Non poteva tirarmi su, quindi vivevo dai nonni paterni. Nonno le aveva preso una bella villa fuori città, lei poi si è risposata e ha avuto altri due bambini. Stavamo in due mondi separati. Oggi ci frequentiamo e mi fa morire. Ha 91 anni, va in giro con ragazzi di 30-40 e li fa ubriacare con gli spritz. Va in moto con mio fratello e si incazza perché deve stare dietro. E poi le piace andare al poligono a sparare: becca il centro senza occhiali. Era più di una madre. A 8 anni mi spiegò che si abortiva con i ferri da maglia. Mi trattava come una ragazza. Ha assecondato la mia natura».
La nonna si chiamava Maria. Non c’è più da tanti anni ma il suo spirito, giura Patty Pravo, aleggia ancora in casa. «Mi fa cose pazzesche. Un giorno mi ha aperto il guardaroba e ha buttato tutti i vestiti per terra. Oppure se gli sta simpatico qualcuno gli prende il cappello – non posso fare nomi, eh – e glielo fa ritrovare a Verona. Poi mi sposta gli oggetti di continuo. È il suo modo per farmi sentire che è ancora vicina a me. E poi dicono che quando muoiono, le persone scompaiono…». Ora saranno in due a farle compagnia.
Fonti: Il Messaggero, Vanity Fair