Matteo Salvini: «Il 2 giugno è la Festa della Repubblica invasa e disoccupata»
«Per la prima volta oggi ho partecipato alla festa del 2 giugno e ho visto sfilare il meglio dei nostri ragazzi fra le forze militari. Penso a quanto sarebbe bello reintrodurre il servizio militare e il servizio civile per reinsegnare la convivenza civile».
Sono le parole pronunciate dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini su una possibilie reintroduzione della leva obbligatoria e non sembrano parole dette a caso o dettate solo dall’emozione del momento, come riportato da Repubblica. Matteo Salvini il militare lo ha fatto come fante, nel 1995, prima in Piemonte e dopo a Milano nella caserma “Montello” Le caserme, secondo il leader del Carroccio, dovrebbero tornare a riempirsi di ragazzi e ragazze, ritrovando una nuova funzione educativa. Un’idea già espresso nel febbraio scorso a Milano durante un incontro con gli Alpini, Bersaglieri e Fanti: “Sì, penso che di fronte a rigurgiti razzisti e alla minaccia del terrorismo un esercito di leva sia meglio per la democrazia. Quando sei in camerata non conta nulla dove sei nato. E un servizio di leva obbligatorio, civile o militare ma soprattutto militare, aiutarebbe l’integrazione di ragazzi che sono venuti qui dall’altra parte del mondo e che cresceranno con l’amore per l’Italia“. Un’esperienza che, secondo il leader leghista, avrebbe anche lo scopo di rafforzare il senso di appartenenza all’Italia.
Sui costi della reintroduzione Salvini non si è mai scomposto: “Se si vuole i soldi si trovano – ebbe a dire già a febbraio – Non credo nel solo servizio civile, perché se uno vuole oggi ha mille possibilità. Quindi meglio un obbligo di 6-8 mesi, per ragazzi e ragazze che potranno scegliere se farlo civile o militare. Molti Stati che hanno disarmato ora stanno tornando sui propri passi”
Il servizio militare, attivo fin dalla nascita dello Stato italiano, è fu sospesa nel 2000 da Sergio Mattarella, allora Ministro della Difesa del Governo di Massimo D’Alema, e abolita ufficialmente nel 2004 con la legge Martino. Passata in Parlamento con 433 sì, è entrata in vigore il primo gennaio 2005.
Salvini non ha parlato a caso, dopo la parata del due giugno. Una proposta di legge per la reintroduzione del servizio militare ora è guna realtà: porta la firma aleghista Gianpaolo Bottacin, assessore alla Protezione civile della regione Veneto, discussa dall’assemblea regionale, come riportato dall’Ansa. Un progetto di legge statale di iniziativa regionale, per “rinsaldare quel desiderio di appartenenza al gruppo che in molti ricordano conseguente al periodo vissuto con i commilitoni durante la leva” si legge nel testo presentato, che prevede la possibilità di scegliere se trascorrere il periodo di servizio alla Nazione nel settore della Protezione Civile o in quello della Difesa. Quindi si tratterebbe di una reintroduzione tutt’altro che rigida e modulata sulle diverse inclinazioni dei ragazzi.
“La leva obbligatoria è stata sospesa, non abolita” è il commento di Marino Finozzi, Presidente della Primacommissione del Consiglio regionale del Veneto, il quale ha sottolineato come ci siano state “posizioni diverse all’interno degli stessi partiti perché la questione riguarda molto la sensibilità personale“.
E il “no” del Movimento Cinque Stelle non è affatto scontato. Tra o sostenitori del progetto di legge c’è la consigliera Erika Baldin del Movimento Cinque Stelle, secondo cui: “Il servizio militare può essere utile per far maturare i ragazzi, che al giorno d’oggi ne hanno bisogno”.
Fonti: Ansa, Repubblica
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