Tanto rumore per nulla, verrebbe da dire. Ma a questo punto l’importante è che l’accordo di governo sia cosa fatta, o quasi. Carlo Cottarelli, il premier incaricato dal Presidente Sergio Mattarella per formare un nuovo esecutivo “tecnico” torna a casa. Probabilmente tirando un sospiro di sollievo, perchè presentarsi in Parlamento con il rischio di incassare voti zero sarebbe stata un’umiliazione inammissibile, per lui e per il Quirinale.
Le notizie filtrano dai palazzi della politica e confermano le indiscrezioni delle prime ore. Lega e Movimento 5 Stelle avrebbero risolto il nodo Savona: il ministero dell’Economia può andare a Giovanni Tria, professore ordinario di Economia politica e presidente della facoltà di economia all’Università di Roma Tor Vergata. L’accordo di governo prevede inoltre Giuseppe Conte premier: il professore è arrivato poco dopo le 17,30 a Montecitorio, accompagnato dal deputato M5S Alfonso Bonafede, per partecipare alla riunione con Salvini e Di Maio. E’ giunto a Roma in treno da Firenze, dove in mattinata aveva tenuto una lezione all’Università. Si è fermato a salutare i commessi di Montecitorio, ai quali si è rivolto con una stretta di mano e una battuta gentile: «Buonasera e buon lavoro, sono ancora qui a disturbare».
Per Paolo Savona, in particolare, sembra confermato un ruolo nel governo: il professore andrebbe agli Affari Europei. Per gli Esteri il nome sarebbe invece quello di Enzo Moavero-Milanesi.
Tra gli altri nomi, l’accordo di governo prevede Elisabetta Trenta al Ministero della Difesa, un dicastero per il quale si era fatto il nome di Giorgia Meloni. Anche i leader dei due schieramenti hanno parte attiva nell’esecutivo, come riportato da Il Corriere della Sera: Luigi Di Maio sembra destianto allo Sviluppo economico e Lavoro, mentre a Matteo Salvini andebbe il Ministero dell’Interno.
Alle 18.59 è arrivata la nota congiunta che ha ufficializzato le indiscrezioni della giornata: “Ci sono tutte le condizioni politiche per un governo politico”. Luigi Di Maio e Matteo Salvini hanno dunque trovato l’intesa sulla squadra e nelle prossime ore il professore Giuseppe Conte potrà riferire al Colle.
Lìasepttp più rimarchevole la momento è la presenza di Paolo Savona agli Affari Europei. Se qualcuno leggerà nella mancata assegnazione del Ministero dell’Economia al professore come una vittoria del Quirinale dovrà tuttavia considerare due aspetti: Savona è rimasto nell’Esecutivo ed in una posizione non marginale perchè sarà lui a trattare i rapporti con l’Unione Europea a nome dell’Italia.
Fonti: Il Corriere della Sera, Repubblica