Le malelingue hanno avuto un gran da fare sul matrimonio tra Maurizio Costanzo e Maria De Filippi che resiste senza scossoni ormai dal 1994 e si appresta a tagliare senza imprevisti il traguardo dei 25 anni. Si disse che Maria lo avesse sposato solo per assicurarsi la carriera ma le capacità mostrate dalla De Filippi in vent’anni di esperienza televisiva fanno immaginare che sarebbe arrivata a traguardi considerevoli anche se non fosse stata la comapagna di Costanzo. Il giornalsita ha una collezione matrimoni falliti alle spalle e non ci avrebbe pensato due volte a rompere se si fosse accorto di aver sposato una stupida arrivista. Si disse, senza uno straccio di prova e solo per il piacere di dirlo, che lei fosse lesbica e Costanzo facesse il voyeur e che accettasse pacificamente la vita sessuale di lei, senza malumore, senza opporsi e senza indagare.
Solo parole, anche in questo caso. Certe sono l’intelligenza di lei e l’affetto di lui, espresso a chiare lettere qualche giorno fa nel corso di un’intervista ad Oggi: “Maria è sicuramente l’amore per me. Non è un caso che questo matrimonio, il quarto della mia vita, sta per festeggiare le nozze d’argento. Se l’avessi incontrata prima staremmo per festeggiare le nozze d’oro”
Dichiarazioni a cui hanno fatto seguito altre, sempre di Maurizio Costanzo, al Corriere della Sera, parole per spiegare cosa ha contribuito alla tenuta del suo rapporto con Maria De Filippi. E’ stata una accortezza fondamentale.
“Dormiamo in camere separate. Sono uno che guarda la televisione fino a tarda notte, anzi fino al mattino, insopportabile. Avremmo finito per litigare e invece, in 24 anni di matrimonio, non abbiamo bisticciato mai e direi che è un bel record. Prima russavo pure, ora per fortuna ho smesso, e quindi ero davvero fastidioso”
Costanzo sgombra implicitamente il campo dal dubbi che questo patto possa essere conseguente alla singolarità dell’unione tra lui e Maria De Filippi: “Ho sempre fatto così anche nelle mie unioni precedenti. Non è affatto vero che si diventa estranei, anzi succede proprio il contrario. Che poi al mattino ci si ritrova. O sono io che vado da lei o è lei che viene a trovare me, ci diamo il buongiorno, chiacchieriamo, facciamo colazione ed è bello così“.
Certo, le malelingue diranno che quest’abitudine è anche una metafora che rivela un accordo sulla libertà di Maria di dormire come meglio crede e con chi crede. Ma sono parole, appunto. Il loro matrimonio, invece, è un fatto.
Fonti: Oggi, Il Corriere della Sera