Carlo Conti è passato da poche settimane al timone della nuova edizione della Corrida, storico programma di Corrado. In una lunga confessione al settimanale Gente, racconta di come adesso sia suo figlio Matteo, di 4 anni, a incantarsi davanti alla tv e ai ‘dilettanti allo sbaraglio’, proprio come faceva lo stesso Carlo da piccolo:”Ne abbiamo selezionati 90. Abbiamo visto almeno venti imitatori di Celentano, ballerini di tutti i tipi e svariati cantanti, alcuni bizzarri, altri con un talento davvero marcato. La vita però, si sa, a volte obbliga a fare altre scelte e quindi anche la ribalta Tv della Corrida diventa un palcoscenico speciale. In ogni caso, i 90 che vedrete sono dotati di una buona dose di coraggio”
Conti si considera fortunato, ha un lavoro che lo appassiona, una famiglia che lo sostiene:”Tutto quello che ho realizzato non l’avrei mai immaginato, lo consideravo irraggiungibile. Ho seguito un percorso lungo, un passo dopo l’altro, gradino dopo gradino, cercando di migliorarmi sempre. Correvo, pedalavo, non c’era un traguardo se non la voglia di sperimentare nuovi percorsi, consapevole che ci sarebbero state salite, discese e magari anche incognite. Io ho messo tutto il mio impegno ma solo il pubblico, con il sostegno e il gradimento, mi ha portato dove sono. Nonostante tutto, resto un uomo normale, per nulla mondano, che non va alle prime o alle serate di gala. Più facilmente mi incroci mentre spingo il carrello al supermercato“E sulla scomparsa dell’amico Fabrizio Frizzi dice: “Tra noi c’era stima, amicizia, affetto, fratellanza, rispetto. Quando ti leghi così tanto a una persona significa che ci sono molti punti in comune, che si condividono gli stessi valori e uno stesso modo di pensare. Fabrizio era un uomo speciale con naturale bontà, cordialità e generosità uniche. Mi manca molto e conserverò sempre nel cuore le nostre parole, le nostre risate, le nostre riflessioni“.In passato Conti aveva descritto la loro amicizia con queste parole: “Eravamo amici da sempre, ci siamo sentiti uguali, ci eravamo riconosciuti: stessa leggerezza, stessi valori nella vita, stessa serenità nel prendere nel modo giusto il lavoro. Siamo stati testimoni di Telethon, dell’Airc. Quando Fabrizio ha fatto Tale e quale ormai era fratellanza. Lo sentivo davvero come un fratello”. E rivela, sulla Rai, accusata di aver messo da parte Frizzi: “In tutte le carriere ci sono alti e bassi, è un diritto di chi fa televisione scegliere, siamo liberi professionisti. Però il legame vero è quello con la gente, il pubblico e il tempo sono gli unici giudici del nostro mestiere. Un programma può andare meglio o peggio, ma il rapporto lo costruisci. Fabrizio l’aveva costruito, Non sa quanti mi hanno fermato per farmi le condoglianze e consolarmi come se fossi un parente. Hanno capito che il nostro era un rapporto vero. Ma sono cose private”