«Il sindaco ha parcheggiato la sua auto in piazza Alighieri lasciando all’interno il suo cane con un piccolo spiraglio per il ricircolo dell’aria e si è allontanato con un altro esponente di spicco del Pd locale e provinciale – racconta -. La povera bestia, chiusa nell’abitacolo che si surriscaldava al sole, ha cominciato a dare segni di insofferenza abbaiando furiosamente, ma il suo padrone era lontano e non poteva raccogliere la richiesta di aiuto che arrivava con i latrati. La sofferenza è diventata tale che il povero cane ha cominciato a dimenarsi colpendo il vetro del finestrino sino a frantumarlo». La scena non sarebbe sfuggita ai passanti che hanno soccorso l’animale rifocillandolo. Una volta intervenuta la polizia municipale il proprietario dell’auto è stato individuato: era il sindaco di Gallipoli.
«Quello che è accaduto è inqualificabile – scrive il consigliere – e non servono ulteriori aggettivi per censurarlo, né ci sono giustificazioni che possano attenuare la gravità del fatto. Nonostante ci sia una legge che punisce il reato di maltrattamento degli animali questi episodi continuano a verificarsi e il paradosso, in questo caso, è che a commetterlo è stato un sindaco che si definisce politicamente corretto e che tra i suoi compiti istituzionali ha anche quello di curarsi dei cani presenti sul suo territorio. Mi auguro che la giustizia si muova per Minerva nella stessa misura e con lo stesso rigore che colpirebbe un qualsiasi cittadino».
Immediata la replica del primo cittadino di Gallipoli, come riportato da Il Messaggero: «Prima che qualcuno speculi sulla situazione – dice – stanco dei ci tengo a chiarire quanto di seguito. Qualche giorno fa a Galatina è successo un episodio sgradevole. Alcune persone, vedendomi uscire dalla macchina, hanno pensato bene di sfondare il finestrino della stessa convinti che il cane che portavo con me fosse in pericolo. Io ero nei paraggi, il cane non era assolutamente in stato di abbandono e il vetro è stato rotto senza motivo, considerato, inoltre, che il cane non dimostrava segni di sofferenza. Cosa questa che è stata abbondantemente appurata dai vigili urbani giunti sul posto. In poche parole, qualcuno ha pensato bene (male, oserei dire) di strumentalizzare la situazione a mie spese. Spiacevole (e triste) constatare che dall’altra parte vi sia l’opposizione del Comune di Galatina, rammaricata e delusa nei confronti del sottoscritto per non avere ottenuto l’appoggio dal Pd durante le amministrative. Purtroppo fare politica vuole dire ricevere attacchi beceri ma io, convinto della bontà delle mie azioni, vado avanti per la mia strada».
Fonti: Il Quotidiano di Puglia, Il Messaggero
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