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Persone

Roma: “Ho trovato 3 miliardi di lire”. Dubbi sulla veridicità di questa storia

(Websource/archivio)

Sembra fin troppo incredibile la storia accaduta ad un uomo di Roma di 48 anni. Luigi C. nel luglio dell’anno scorso ha scoperto che suo nonno gli aveva lasciato in eredità in una cassetta di sicurezza svizzera quasi 3 miliardi di lire in contanti. Poco dopo però ha scoperto anche che la banca non glieli avrebbe mai cambiati in Euro, come riportato da Il Corriere della Sera.

Ora l’uomo ha iniziato una battaglia legale per ottenere almeno una parte di quella cifra come lui stesso racconta in un’intervista: “Quando ho aperto la cassetta di sicurezza c’era una montagna di banconote da 500mila e 200mila lire. Uno choc. Non le dico la fatica per contarle: il totale fa due miliardi e 950 milioni. Di lire, appunto. Quindi nessun problema a portare la somma in Italia, perché si tratta di denaro privo di valore corrente, ma anche nessuna possibilità di intascarlo. Però non mi arrendo. Sapevo che mio nonno era benestante, che avesse messo da parte una bella cifra. Mi ha lasciato due appartamenti, due conti correnti con somme ragguardevoli e un portafoglio di titoli azionari che ho già cambiato. Ma quando col direttore della Ubs di Lugano abbiamo aperto la cassetta di sicurezza, di cui niente sapevo, la sorpresa è stata enorme. Per fortuna conduco una vita agiata e la somma ricevuta è già cospicua, ma è una questione di principio, sono soldi che mio nonno ha guadagnato e che è assurdo che vadano persi così. So che c’è la possibilità di una transazione al 70%, una parte la darei sicuramente in beneficenza, ma la dimenticanza di una persona sola e anziana non può costare tre miliardi”.

Il problema è che le Lire si potevano cambiare entro il 2012 e non sarebbe la prima volta che ritrovamenti di questo tipo fatti dopo quell’anno finiscono per trasformare quelle banconote in carta straccia, o al più in materiale da collezione numismatica. Ma il problema principale è che nel suo racconto l’uomo fa riferimento a banconote da 200mila lire in realtà mai esistite. Proprio per questo motivo la vicenda assume contorni poco chiari e la storia potrebbe anche rivelarsi infondata.

Fonte: Il Corriere della Sera

Pubblicato da
Francesco Baglio

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