Ieri, dopo oltre 24 ore dall’inizio delle ricerche è stato rinvenuto, privo di vita, il corpo di Nicola Marra, il 20enne napoletano scomparso nel nulla nella notte tra sabato e domenica a Positano. Il cadavere del ragazzo è stato trovato in un vallone poco distante dal centro abitato nei pressi del sentiero che collega Nocelle con località Arienzo, come riportato dall’Ansa. Le operazioni di recupero del corpo sono state eseguite dagli uomini del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, Servizio Regionale Campania, dopo attente ricerche coordinate dal comandante della Compagnia Carabinieri di Amalfi Roberto Martina. Impegnato nelle ricerche anche l’elicottero del 7° Nucleo Carabinieri di Pontecagnano che ha sorvolato l’abitato di Postano, dal mare alla montagna, facendo base al porto turistico di Maiori.Nei pressi del luogo del ritrovamento si trova la discoteca dove il giovane aveva trascorso la serata di ieri. Le squadre del CNSAS, dopo aver ottenuto l’autorizzazione a rimuovere la salma, hanno provveduto al recupero, utilizzando presidi e tecniche di corda, che hanno consentito di trasportare la barella fino al sentiero, e da li all’elicottero dei Vigili del Fuoco, che hanno collaborato con il CNSAS nelle operazioni di recupero, per il trasporto al più vicino campo sportivo. Ora bisognerà comprendere cosa ha spinto il giovane ad allontanarsi dal locale fino a portarsi presso quel precipizio. Stando alle testimonianze raccolte dai Carabinieri, nel corso della serata il giovane, della Napoli bene, avrebbe alzato in maniera eccessiva il gomito tanto che alcuni dei suoi amici, in via precauzionale, gli avrebbero sottratto il portafogli, il telefono cellulare e le chiavi dell’auto per impedirgli di continuare a bere ma soprattutto di mettersi alla guida in stato di ebbrezza.In questa circostanza, intorno alle 4 del mattino, l’ultima volta che i suoi amici lo avrebbero visto: il giovane, alto 190 centimetri, con capelli scuri e lunghi (vestiva una camicia bianca e un pantalone blu scuro) sembrava essere sparito nel nulla. In un primo tempo si era temuto che dalla spiaggia fosse stato risucchiato dal mare in tempesta. Ma gli elementi raccolti dai Carabinieri portavano a un’altra pista, proprio quella della montagna.
Struggente il ricordo del suo cugino e amico Simone:
“Non amo l’esposizione pubblica di un dolore che è ancora troppo irreale da poter essere spiegato. Ma oggi se ne è andata una parte della mia vita, la più bella e spensierata: io e Nico siamo cresciuti insieme, dalla culla alle nottate estive, duo di maschietti nel nostro quartetto di cugini. Poi le nostre strade si sono lentamente divise, e ci hanno portato ad essere due uomini diversi: più riflessivo, pacato e banalmente noioso io; più folle, festaiolo, divertente e iperattivo lui. Eravamo gli opposti, ma per questo eravamo ancora legati, due visioni differenti dello stesso sangue.
Ora se scrivo questo messaggio, è per ricordare che prima di tutto Nicola era un puro di cuore, un buono, e una persona fantastica con un potenziale immenso. Te ne sei andato troppo presto.
Mi mancherai sempre.