Un colombiano di 25 anni è stato fermato dai Carabinieri per la rapina e la violenza sessuale avvenuta lunedì sera in via Chopin, nella periferia di Milano, come riportato dall’Ansa. L’uomo aveva aggredito una coppia di fidanzati, entrambi studenti, che si erano appartati in un momento di intimità. Minacciando i due con una pistola giocattolo ha malmenato il ragazzo, si è fatto consegnare il cellulare ed il portafoglio ed ha abusato di lei davanti agli occhi del compagno. Dopo li ha fatti scendere ed è fuggito con l’auto, una Fiat Punto. I due, nudi, attraversato una piccola area verde a piedi per raggiungere la fermata dell’autobus dove le persone, vedendoli coperti solo dalle giacche hanno chiamato i Carabinieri. La ragazza era stata accompagnata alla clinica Mangiagalli dove era stato accertato un rapporto sessuale.L’uomo non aveva comunque avuto un rapporto completo con la vittima. Dopo le prime indagini l’aggressore è risultato essere un colombiano, si chiama Freilin David Lopez Villa, 24 anni. Ha precedenti per minaccia e porto abusivo di arma da taglio ed è stato riconosciuto dalla coppia. Il ragazzo e la ragazza ricordavano il colore e la fantasia degli abiti e i grossi anelli che indossava. Gli indumenti sono stati ritrovati a casa di alcuni parenti da cui ha passato la notte e si è cambiato. Sembra siano state decisive per il riconoscimento le foto sul profilo FB. Gli investigatori lo hanno trovato grazie alla localizzazione del cellulare della vittima, che Villa aveva inizialmente spento e che successivamente ha acceso. Era già noto ai Carabinieri. I militari lo hanno trovato in un giardinetto nei pressi dell’Ortomercato. In una fioriera aveva buttato la pistola giocattolo.
Il giovane, irregolare e i cui genitori vivono in Colombia, viene descritto come un «balordo» senza una fissa dimora, alcune volte ospitato dalla sorella.
C’è chi ricorda che i due studenti avevano parcheggiato in fondo a via Chopin, in zona Ripamonti, vicino a dove il 4 giugno 2005 un’altra coppia fu assalita da un gruppo di romeni. In sede di processo il branco offrì 25mila euro ai due, che rifiutaronospiegando che nessuna cifra sarebbe stata sufficiente per «risarcirli del dolore». I tre maggiorenni furono condannati a nove anni di carcere, a sette i due minorenni che fecero da palo. Tutte pene scontate di un terzo dal rito abbreviato.
Fonte: Ansa
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