“Qui non ti vogliamo neanche morto, vattene”. Rabbia contro la salma di Lugi Capasso

Luigi Capasso
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Luigi Capasso il carabiniere cha ha ferito la moglie e ucciso a sangue freddo le figlie, continua a suscitare rabbia e indignazione. Il suo feretro ha lasciato il cimitero di Cisterna accompagnato dalla parola «Vatténne, Vatténne» e da gesti di insofferenza, come riportato da Il Messaggero. «Non c’è perdono per quello che ha fatto» dicono. La sua salma è stata bendettea dopo che è giunta nell’obitorio del cimitero di Poggioreale, a Napoli, e non nella parrocchia del quartiere Secondigliano dove Capasso era originario, come riportato da Repubblica. In un primo momento la benedizione della salma si sarebbe dovuta tenere in chiesa, ma è stata spostata all’ultimo momento. Sembra che proprio a Secondigliano dopo l’affissione dei manifesti funebri, erano state raccolte voci contrarie al fatto che l’ultimo saluto a Capasso si svolgesse nella parrocchia. Nessuno dei familiari era presente ad accompagnare la bara.

Fonti: Il Messaggero, Repubblica

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