Alberto Luise, 14 enne studente liceale veneto, è scomparso nei giorni scorsi dopo una lunga e terribile battaglia contro la malattia. Era di Megliadino San Fidenzio, in provincia di Padova. Di lui, la sua mamma Cristina dice: “Era un guerriero, la malattia non gli aveva mai tolto la voglia di vivere”. Il ragazzino era affetto da miopatia muscolare, un male che colpisce lentamente i movimenti e le funzioni motrici, poi anche le capacità respiratorie.
Sottolinea la sua mamma al ‘Mattino di Padova‘: “La malattia riduce al minimo la forza muscolare e per questo Alberto era costretto alla carrozzina e talvolta alla ventilazione notturna, ma in generale doveva convivere con la lentezza di ogni suo movimento”. E aggiunge: “La patologia non gli aveva mai tolto il sorriso e la voglia di vivere”.
Mamma Cristina ricorda ancora: “Non si è mai lamentato e anche negli ultimi giorni di vita non si è mai tolto il sorriso di bocca. Andavamo in hospice e lui chiedeva a noi come stavamo. Era un guerriero ed era sicuro di farcela”. Alberto Luise era stato colpito da scompenso cardiaco e ictus a ottobre, sembrava stesse meglio, poi la ricaduta: “Il cuore era troppo debole. Se ne è andato serenamente” ha ricordato mamma Cristina. E ha concluso: “Alberto ci ha insegnato tanto e spero riesca a farlo anche a chi, oggi, decide di farla finita e di interrompere la propria esistenza smettendo di lottare”.
GM
Fonte: Mattino di Padova