Per quasi 25 anni piange il proprio bambino, scopre che la tomba non c’era

tombaUna vicenda surreale è avvenuta nel comune veneto di Mellaredo, in provincia di Venezia, dove una madre per quasi 25 anni si è recata puntualmente a trovare il proprio figlioletto morto dopo appena 12 mesi di vita. Purtroppo la donna si è accorta, a distanza di tutto questo tempo, che all’interno della tomba non c’erano più i resti del suo compianto bambino. Le spoglie erano sparite e finite chissà dove, ed a questa domanda nemmeno i funzionari comunali locali hanno saputo fornire una risposta. Nessuno sa niente in merito a come, quando e chi abbia spostato il corpo, che a questo punto potrebbe anche essere stato trafugato da malintenzionati. Nel frattempo questa storia ha anche altre vicende avvenute in passato: nel 1993 muore anche il papà di Walter, che oggi avrebbe quasi 62 anni: il loculo scelto decenni prima per il bambino è troppo piccolo per contenere anche il papà e così si sceglie di spostare anche lo stesso Walter, che come ultimo desiderio del padre, sarebbe dovuto essere collocato a terra accanto a lui, come riportato da Il Gazzettino.

I resti di Walter sono spariti

Può darsi che proprio allora il corpicino del piccolo sia andato perso con bara annessa, fatto sta che, a memoria di tutti le esequie nel ’93 si svolsero regolarmente ed anche il loculo di Walter venne aperto dal necroforo del Comune. Ma ora nella terra è emersa soltanto la bara del padre, come riportato da Il Messaggero. La scoperta è stata compiuta a maggio del 2017, quando la famiglia dei cari estinti chiese ed ottenne la esumazione delle salme: la cassetta con le ossa del bambino manca, e non è stata trovata anche nel vecchio loculo, dove nel frattempo ha trovato sistemazione un altro defunto. Massimo Calzavara, sindaco di Pianiga, propende per la tesi dell’errore non ritenendo che ci siano elementi tali da accreditare altre ipotesi ben più macabre, come quella dell’operato di un necrofilo o di una setta satanica. Al tempo stesso però si svincola da qualsiasi responsabilità ed adduce al troppo tempo trascorso. Il primo cittadino pensa che i resti di Walter siano finiti nell’ossario comune. Intanto la mamma, che oggi ha quasi 89 anni, per circa un quarto di secolo ha pianto il proprio piccolo senza sapere che non si trovava lì. quando l’ha saputo ha accusato un malore ed è finita in depressione, come notificato in un apposito certificato medico. In virtù di ciò la famiglia ha sporto querela.

S.L.

Fonti: Il Gazzettino, Il Messaggero

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