In particolare la società fondata da Steve Jobs ha prodotto profitti netti in aumento del 12% a 20,1 miliardi e utili operativi per 26,3 miliardi. Gli iPhone venduti sono diminuiti dell’1% a 77,3 milioni e nonostante siano stati al di sotto delle aspettative hanno comunque permesso di sostenere il buon andamento del gruppo. Escluso il debito Apple ha ora in cassa 163 miliardi che, stando a quanto dice il direttore finanziario Luca Maestri, potrebbero essere utilizzati oltre che per investimenti, soprattutto per dividendi, buyback e acquisizioni.
Come dicevamo in fase introduttiva Amazon è arrivata a 1,9 miliardi di profitti. Il colosso dell’e-commerce è stata aiutata in questo risultato “da una voce straordinaria per la riforma delle imposte pari a 789 milioni”. Le entrate sono balzate del 38% a 60,5 miliardi e non si tratta sono di vendite online. Una parte sempre più consistente arriva dalla casa di produzione di contenuti televisivi e per il cinema che Amazon ha creato ormai da qualche anno. Inoltre ha acquisito un ruolo di dominio anche nel cloud computing, con Amazon Web Services che vanta il 40% del mercato in quel settore. Amazon non intende fermarsi. Ha acquisito i supermercati di qualità Whole Foods che hanno fruttato 4,5 miliardi e ha annunciato un’intesa con JP Morgan e Berkshire Hathaway per creare una società sanitaria indipendente.
F.B.
Fonte: Il Sole 24 Ore
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