Nuovo salasso per i terremotati: bollette da brividi nelle casette

terremotatiArriva una nuova doccia fredda per la popolazione terremotata del Centro Italia, che già vive il disagio dei problemi legati alle “casette” consegnate incompiute e della fine della sospensione delle imposte. La nuova denuncia arriva da Accumoli e anche in questo caso riguarda le Sae e gli sfollati dal terremoto che se le sono viste assegnare, come riportato da Today. A Macchia, frazione del comune rietino, un pensionato si è visto recapitare in bolletta un vero salasso.

Infatti, le casette sono servite da gas Gpl mediante un unico bombolone con consumi poi ripartiti in base ai singoli moduli. Al pensionato – secondo la denuncia del portale Today – è arrivata una bolletta da 582 euro, poiché l’accensione del riscaldamento tra novembre e dicembre ha comportato il consumo di 144 metri cubi di gas Gpl che al prezzo di 3.5 € al metro cubo. L’uomo è sconcertato e denuncia: “Vivere in una Sae con 600 euro di pensione. E vedersi arrivare 582 euro di bolletta del gas”.

Il problema non è di poco conto: nelle Sae, infatti, non è possibile installare sistemi di riscaldamento alternativi, in quanto pregiudicherebbe la garanzia. Perciò, chi utilizzava il gpl, ben più caro del metano, solo per cucinare ora, ora è costretto a tenerlo acceso di continuo. Il sindaco di Accumoli, Stefano Petrucci, ha spiegato a Today: “Abbiamo già avanzato una richiesta al capo del dipartimento della Protezione Civile per venire incontro ai nostri concittadini. Siamo già a conoscenza di questi casi e ci stiamo già muovendo di conseguenza perché si tratta di una situazione insostenibile. In queste aree le case erano tutte munite di termostufe o camini a legna o stufe a pellet”. Dunque una delle soluzioni proposte è di calmierare ulteriormente i prezzi, già scontati del 40%, equiparando il gpl al metano. La speranza è che di fronte a casi del genere qualcuno non faccia orecchie da mercante.

GM

Fonte: Today

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