Siria Reale, giovane promessa del pattinaggio italiano, si è spenta sabato a soli 14 anni, come riportato da Il Pescara. Non prima di affidare a Facebook queste parole: “Ho combattuto fino alla fine, adesso vedila come un film”. La ragazza aveva lottato contro quel tumore per 18 lunghi mesi, poi è morta nel reparto di Oncologia Pediatrica dell’ospedale di Pescara dove era ricoverata da quando si erano aggravate le sue condizioni di salute. Nonostante la giovane età, la ragazza della provincia di Teramo, già campionessa regionale di pattinaggio artistico categoria juniores, non si era mai scoraggiata e mai si era voluta arrendere.
La 14enne, durante un allenamento, aveva notato qualcosa sotto il polpaccio: pensava fosse una banale cisti, poi dagli accertamenti si è scoperto che aveva un sarcoma alveolare. Siria Reale a quel punto si era sottoposta anche ad un delicato intervento chirurgico e a diversi cicli di chemioterapia, ma mai aveva voluto abbandonare la scuola che frequentava con ottimo profitto, l’istituto commerciale di Montesilvano. Suo padre ha raccontato, come riportato da Abruzzo Live: “Tutto è iniziato in un normale giorno di allenamento quando si è accorta di avere una fastidiosa cisti sotto il polpaccio, che le impediva di pattinare. Subito in ospedale è arrivata la risonanza e il responso dell’esame è stato spedito dai medici al Bambin Gesù di Roma, poi, la terribile risposta del tumore maligno”.
Ha proseguito il papà di Siria: “È stata operata a novembre dopo aver fatto varie chemioterapie. Abbiamo fatto di tutto per salvarla: ci siamo rivolti anche a Boston dove ci hanno chiesto addirittura 280 mila euro in contanti senza darci certezza della guarigione. Dopo l’operazione sull’anca sinistra però il male si è ripresentato anche sulla gamba destra. Nonostante tutto, Siria non aveva perso tutte le speranze e non si era mai rassegnata”. Tanti i ricordi di chi la conosceva: “Non ci sono parole. Commentare una simile perdita non ha alcun senso. Niente ha più senso quando si apprendono notizie simili. Che tu possa trovare la serenità che meriti, piccola, dolce Siria”, scrive un’amica.
Commosso il ricordo di un padre che ha perso il figlio di cancro: “Ciao Siria, ti voglio scrivere come se stessi ancora tra noi comuni mortali… Ci siamo conosciuti in ospedale mentre speravamo per il nostro piccolo Leonardo. Sei entrata da subito nei nostri cuori, i tuoi occhi pieni di luce e le tue parole al sapore di miele inondavano quella stanza intrisa di medicine e speranza… La tua dolcezza aveva avvolto anche il nostro piccolo. Lui è volato in cielo il tre gennaio e di sicuro ti ha accolto insieme a tutti gli altri angeli in paradiso… Adesso potete giocare e danzare con una leggerezza e una spensieratezza che noi qui sulla terra non riusciamo nemmeno ad immaginare…”.
GM
Fonti: Il Pescara, Abruzzo Live
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