La vicenda riporta con la mente a quella altrettanto tragica di Noemi Durini: Tatiana Strakhova è stata uccisa dal suo fidanzato, Artyom Iskhakov, uno studente russo di 19 anni. Questi l’ha strangolata e poi l’ha violentata mentre lei era agonizzante. La tragedia è avvenuta in Russia e il movente sarebbe la gelosia. Sembra che i due si fossero lasciati e lei vedesse un altro uomo. Lo stesso assassino ha ammesso davanti ai giudici le sue responsabilità, spiegando di aver “fatto quello che volevo”. Anche dopo la fine della loro relazione, i due continuavano a vivere insieme.
Il 19enne ha ricostruito l’accaduto, come riportato dal Daily Mail: “È tornata a casa. Io ero seduto in cucina. Lei è andata nella sua stanza. L’ho presa a pugni in faccia, è caduta sul pavimento. Le ho dato un altro pugno. Il sangue ha cominciato a uscire dalla sua bocca e lei mi ha chiesto di andarmene. Non me ne sono andato. Ho cominciato a strangolarla. Ad un certo punto è svenuta ma il cuore continuava a battere. Ho deciso di avere un rapporto sessuale con lei prima che il suo corpo diventasse freddo. Dopo aver finito, mi sono reso conto che il cuore batteva ancora. Ho messo le mie mani sulla sua gola senza alcun risultato. Poi ho preso un coltello e le ho tagliato la gola. C’era molto sangue”.
“Il suo cuore stava ancora battendo” – spiega ancora – “Poi ho preso il coltello e l’ho pugnalata due volte tra le costole, a sinistra. Poi l’ho fatto ancora una volta e ho deciso di scrivere questo. Ad un certo punto le ho riempito la bocca con le sue calze, così non ho visto il sangue e non ho sentito i strani rumori che provenivano dal suo corpo. Ho anche strangolato la sua gola con una corda che avevo comprato per provare lo shibari (schiavitù erotica giapponese) con lei“.
GM
Fonte: Daily Mail