Questa mattina a Cassino in provincia di Frosinone, in via Enrico De Nicola, Sabrina Salerno, una donna di 33 anni, si è suicidata lanciandosi già dalle rampe di scale del quarto piano della palazzina nella quale abitava, come riportato da Il Messaggero. La donna lavorava in un’azienda di Roma ma questa mattina aveva deciso di rimanere a casa molto probabilmente già premeditando l’estremo gesto.
Il 5 dicembre scorso scriveva su Facebook una frase tristemente profetica, segno di un malessere depressivo che durava da tempo: “E’ meglio cadere facendo un volo meraviglioso che vivere tirando il freno a mano”. Una frae da brividi se riletta col senno di poi e alla luce di quanto accaduto stamattina.
Stamattina dopo aver sentito il tremendo tonfo sono stati alcuni vicini di casa a dare l’allarme. Ma quando l’ambulanza del 118 è giunta sul luogo per la donna non c’era più nulla da fare. La salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria ma visto il quadro della situazione non ci sono dubbi che si sia trattato di un suicidio. Nelle prossime ore verrà comunque eseguita l’autopsia per scongiurare altre ipotesi come quella del malore.
Al momento non emergono ulteriori dettagli sulla vita della giovane donna e sui motivi che posso aver condotto al suicidio. Si parla di recenti lutti famigliari, ma si tratta di ipotesi non ancora verificate.
Proprio a Cassino questa mattina era stato trovato morto impiccato l’uomo che era stato accusato dalla figlia 14enne di abusi sessuali in un tema scritto a scuola. Il padre pedofilo che aveva violentato più volte nell’arco di 6 mesi la figlia non ha retto alla vergogna e si è tolto la vita.
F.B.
Fonte: Il Messaggero