La casa di riposo di Narnali, in provincia di Prato, era un vero e proprio lager con infermieri e oss calati perfettamente nel ruolo di aguzzini. Le telecamere piazzate dalla Polizia di Stato hanno messo in mostra una realtà atroce, come riportato da Il Tirreno.
“L’ambulanza? Non serve, tanto oggi muori”
I fatti risalgono al 2014 ma proprio oggi sono iniziate le testimonianze al processo in cui la principale accusate è l’infermiera Maria Cristina Latessa. Uno dei principali accusatori e testimoni è Michele Corsetti, il tirocinante che con le sue rivelazioni ha dato il via alle indagini, come riportato da Il Mattino. L’uomo ha parlato oggi in aula spiegando di essere stato lui stesso vittima di prese in giro e di insulti e raccontando di come sia rimasto scioccato di fronte a certe scene. Una delle più terribili è stata mostrata in video: “«Respiri male? Noi l’ambulanza non la chiamiamo, tanto muori stasera… Anzi ora ci firmi un foglio e ci lasci la casa» disse l’infermiera ad uno degli anziani ospiti della struttura. E poi tante botte, minacce, insulti e anche il furto di soldi dai cassetti e dagli armadietti. «Quella donna mi fa schifo, mi auguro di non vederla mai più, nessuno dovrebbe trovare un’infermiera come lei» ha concluso Corsetti in aula.
F.B.
Fonti: Il Tirreno, Il Mattino