Lui è Biagio Vigna, 64 anni, e lo scorso 6 gennaio ha vinto un milione di euro alla Lotteria Italia, la cui estrazione si tiene annualmente all’Epifania. Ma nonostante sia stato baciato dalla fortuna, Biagio ha di che lamentarsi: “I soldi non li vedrò subito ma almeno tra due o tre mesi. E saranno tassati del 12%, quindi prenderò 880mila euro in realtà. Ed è quello che dovrebbero scrivere, lo Stato prende il 12% della vincita. Io poi ho speso anche 500 euro per portare il biglietto vincente da Roma fin qui, a Pinerolo”. Biagio ha incaricato infatti una azienda di trasporto valori per il tragitto che dalla Capitale lo ha ricondotto in provincia di Torino, dove si è stabilito sin dagli anni ’80. L’uomo racconta anche i momenti in cui si è accorto di aver vinto la cifra da favola, come riportato da Il Corriere della Sera: “Ci siamo abbracciati tutti, eravamo una trentina. Ho vinto 70 milioni di lire ai tempi al Lotto, e tutto quello che ho guadagnato così l’ho speso senza conservare nulla, mi è sempre piaciuto divertirmi”.
Vince al Lotto e dona tutto alla figlia
Il titolare della ricevitoria che ha venduto il biglietto ne tesse le lodi: “È una persona squisita, quei soldi li merita tutti, è molto benvoluto”. Biagio ha fatto il parcheggiatore, e continuerà ad esserlo: “Mi hanno pure messo in regola, è una cosa che mi diverte e poi ci guadagno anche abbastanza bene”. La figlia Francesca Vigna, che non ha un lavoro, dice: “La mia vita sarà sempre quella, la vincita è di papà e sarà la sua vita a cambiare. Lui dice che vorrebbe darmi tutto, perché sa che brucerebbe tutto quel denaro nel giro di un mese. Divertirsi gli piace troppo, ma comunque è un uomo splendido e questa è la sua pensione. Io amministrerò quei soldi, penseremo a prendere una casa ed un’auto, ma il suo furgone resta, qui a Pinerolo è un simbolo da 30 anni. Tra me e lui io sono ‘la vecchia’ e lui il giovane, adesso lo sorveglierò e lo difenderò da chi vorrà approfittarsi di lui”. Lo stesso Biagio ha poi fatto sapere che il biglietto appartiene in realtà proprio alla figlia.
S.L.
Fonte: Il Corriere della Sera