L’elettorato del Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni politiche in programma il 4 marzo potrà contare in larga parte sui giovane delusi che non riescono a trovare un lavoro e non vedono alcuno sbocco per il loro futuro nemmeno con una laurea in tasca. Lo ha stabilito un apposito studio di ricerca commissionato da Forza Italia. Dallo stesso emerge come in particolare il Meridione rappresenterebbe ad oggi un serbatoio di voti favorevoli al Movimento 5 Stelle. Qui infatti, in tutte le città più importanti, i pentastellati occupano il primo posto nelle preferenze tra le diverse forze politiche, ed in maniera anche abbastanza netta. E questa sarebbe anche una controtendenza, rispetto all’abitudine atavica degli elettori del Mezzogiorno, i quali avevano sempre espresso il loro appoggio per i partiti di governo, a cominciare dalla Dc per arrivare in tempi più recenti a Forza Italia ed all’Ulivo. Mai però era stato scelto un movimento reazionario come il M5S, a differenza di quanto accade al Nord con la Lega.
I numeri in favore di Beppe Grillo sono decisamente importanti, come riportato da Il Corriere della Sera: il suo Movimento 5 Stelle si assesta sul 35% in Sardegna, il 34% in Sicilia, il 31% in Puglia ed il 30% in Campania, oltre ad affermarsi in maniera esplicita a Napoli, Palermo, Bari e Reggio Calabria. Anche la figura di Luigi Di Maio sembra aver aiutato moltissimo il M5S ad attrarre voti: “I giovani si identificano in lui: non ha ultimato gli studi universitari, sbaglia i congiuntivi, viene da una famiglia di lavoratori, un impiego non lo ha mai avuto…è l’identikit del giovane italiano medio, che possiamo trovare soprattutto nelle regioni del Sud Italia, come spiega lo scrittore avellinese Marco Ciriello, conterraneo proprio di Di Maio. “Il 31enne raffigura il sentimento anti-istituzionale che anima in tanti che dalle stesse istituzioni si sentono traditi, in quanto lo Stato non ha fatto niente per loro”. Tematiche che al Nord sono meno sentite, pur non mancando giovani leve in una situazione simile.
S.L.
Fonte: Il Corriere della Sera
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