Mentre Luigi Di Maio incassa l’endorsement di Orietta Berti e attacca sull’immigrazione, parla Virginia Raggi, sindaco pentastellato di Roma. Ha detto il primo cittadino della Capitale, ospite de ‘Non è l’Arena’ di Massimo Giletti: “A me viene un po’ da ridere, perché tutti questi competenti, che danno a noi degli incompetenti, chiudono gli ospedali e aumentano le imposte, mentre noi che siamo incompetenti apriamo asili nido e chiudiamo i bilanci nei termini”. Il riferimento è agli attacchi giunti dal premier Paolo Gentiloni, dal segretario del Pd Matteo Renzi e dal ministro Carlo Padoan in queste ore.
Virginia Raggi ha parlato poi di trasporti nella Capitale: “Venerdì in giunta abbiamo votato una delibera per acquistare da qui a tre anni 600 nuovi autobus. Gli autobus che uscivano erano mille al giorno quando sarebbero dovuti essere duemila, li abbiamo portati a 1200, è ancora poco ma ci stiamo arrivando”. E sul caso Spelacchio: “Lo abbiamo pagato 48mila euro tra taglio, trasporto eccezionale, montaggio, smontaggio. In fin dei conti è diventato l’albero più amato, tanto che c’è stato un aumento del numero dei turisti in piazza Venezia”.
“Io come voto mi sono data un 7 e mezzo perchè troviamo cadaveri dietro ogni porta che apriamo. Serve una nuova programmazione dei fondi con strutture e municipi, bisogna iniziare a fare le gare pubbliche”, dice ancora Virginia Raggi, che replica alle accuse di degrado lanciate anche da Lino Banfi: “Facciamo il massimo e assicuro che faremo ancora di più”. E sui rifiuti: “Non c’è un problema emergenziale, il problema del Lazio è strutturale”. Spazio anche per il privato: “I primi sei mesi sono stati molto molto duri, ma per quanto io sia circondata da persone con cui faccio squadra il sindaco è per forza solo. Poi ci si fa la corazza e si va avanti. Mio figlio lo vedo poco e anche i miei amici, che tra parentesi saluto”.
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GM
Fonte: Non è l’Arena