Orietta Berti, durante la sua ospitata ad ‘Un Giorno da Pecora’ su Radio 1, ha svelato a chi darà il proprio voto nelle elezioni politiche del prossimo 4 marzo: “Ho scelto il mio amico Beppe Grillo. Gliel’ho sempre promesso ma poi non l’ho mai votato semplicemente perché ogni volta mi trovato all’estero”. Ma questa frase ha scatenato le ire del Pd, con il membro della Commissione Vigilanza Rai, Sergio Boccadutri, che ha presentato un esposto all’Agcom. Secondo il piddino si tratta di una violazione della par condicio: “Come si risolve la cosa? Invitando elettori anche delle altre forze politiche coinvolte? Magari sarebbe bastata maggiore attenzione dai conduttori (Giorgio Lauro e Geppy Cucciari, ndr)”.
Orietta Berti, il Pd perde le staffe
Per Boccadutri l’Agcom dovrà valutare la cosa con attenzione: “Sembra che ci sia stata una netta violazione della legge, forse è il caso di comminare delle sanzioni per questo danno arrecato agli altri movimenti politici. E magari si dovrebbe riconsiderare pure al ruolo di Orietta Berti come ospite fisso in ‘Che Tempo che fa’ di Fabio Fazio”, conclude l’esponente del Pd, il quale si sarebbe infervorato così tanto a causa delle affermazioni della stessa Orietta Berti, che aveva giudicato Luigi Di Maio, candidato del M5S alla poltrona di primo ministro “troppo bello. L’ho visto di persona, ha dei lineamenti e delle mani tanto belli, per non parlare dell’abbronzatura. Il rischio che si corre quando si è così perfetti però poi è quello di non essere credibile”. Per il Pd è un altro duro colpo dopo le critiche ricevute ieri dall’ex ministro del Lavoro, Elsa Fornero, la quale aveva detto che avrebbe votato per Emma Bonino.
S.L.
Fonte: Un Giorno da pecora