Un terremoto di magnitudo 3.6 è avvenuto nella zona delle Isole Eolie, a una profondità di 19 km, come riportato da Centro Meteo Italiano. Il centro più importante più vicino all’epicentro è Bagheria, a novanta km, ma nell’arcipelato le scosse sono state percepite distintamente. Si tratta della zona al largo di Capo d’Orlando e Cefalù, che da mesi sta registrando numerose scosse. Prima del sisma più forte, se ne sono registrati tra ieri e oggi altri tre.
Ieri mattina, una scossa di terremoto al confine tra Campania e Basilicata, nelle province di Salerno e Potenza, è stata avvertita distintamente dalla popolazione. La scossa di terremoto registrata alle 8.59 ha avuto magnitudo 2.4 ma è avvenuta ad appena 5 km di profondità.
Di oggi invece la notizia che è stata scoperta una risalita di magma nel cuore dell’Appennino meridionale, nel Matese, che sfoga in forti terremoti. La scoperta è stata fatta da un’équipe di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e del Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università di Perugia. Nel paper, intitolato Seismic signature of active intrusions in mountain chains e pubblicato su Science Advances, i ricercatori spiegano che alcuni terremoti verificatisi sugli Appennini non sono stati causati da tensioni sulle faglie, bensì da magma in risalita.
GM
Fonte: Centro Meteo Italiano