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Distrutta viola del XVII secolo, la proprietaria: “Alitalia odia i musicisti”

Non è un periodo felice per la compagnia aerea Alitalia. Da tempo in gravi difficoltà economiche, la compagnia adesso si deve difendere dalle accuse di vandalismo di una musicista che aveva scelto la compagnia italiana per fare ritorno a Tel Aviv. Mirna Erzog, musicista e docente di musica antica israeliana di 66 anni, sostiene di essersi raccomandata con il personale di terra che qualora non avessero fatto attenzione allo strumento, una viola da gamba del 1600, avrebbe preferito cambiare volo, questi l’hanno rassicurata dicendole che avrebbero fatto portare a mano il prezioso strumento sia alla partenza che all’atterraggio, ma quando ha ripreso il bagaglio ha trovato la viola completamente distrutta, come riportato da Il Corriere della Sera.

Dopo l’increscioso incidente, la donna ha accusato pubblicamente Alitalia dichiarando: “Mi avevano assicurato che sarebbe stata trasportata a mano sull’aereo e fuori dal mezzo. Invece l’ho ritrovata così. Alitalia odia i musicisti”. La compagnia, però, smentisce la versione della musicista ed in un comunicato ufficiale offre la propria versione dei fatti sull’accaduto: “La passeggera è stata invitata a pagare un posto aggiuntivo dove depositare il bagaglio perché superiore alle dimensioni consentite. Lei si è rifiutata e ha firmato uno scarico di responsabilità per eventuali danni”.

Insomma la compagnia aerea non si prende alcuna responsabilità avendo fatto firmare un modulo apposito in cui avvertiva la passeggera dei possibili rischi. Ma la Erzog non ci sta e evidenzia come l’unica risposta ottenuta dalla compagnia sia proprio questa. Ma Alitalia risponde sottolineando come l’unico modo per garantire la sicurezza di un bagaglio fuori portata sia quella di comprare l’apposito biglietto per un posto extra: “Siamo spiacenti per quanto denunciato e stiamo verificando gli avvenimenti descritti. Ricordiamo tuttavia che, per i bagagli che superano le dimensioni previste per il trasporto in cabina, è previsto l’obbligo di acquistare il cosiddetto extra-seat, se si vuole evitare di spedire il bagaglio in stiva. Nel posto aggiuntivo lo strumento può essere infatti messo in sicurezza con una procedura apposita”.

F.S.

Fonte: Il Corriere della Sera

Pubblicato da
Fabio

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