Roma. Grave tragedia nella serata del 29 Dicembre, poco prima delle 19 nei pressi della stazione metro e bus Anagnina, nel quartiere tuscolano. Un bus del Cotral, società di trasporti pubblici della capitale, ultimato il servizio ed in procinto di rientrare al deposito per fine turno, ha travolto e ucciso un passante, come riportato da Il Corriere della Sera. Si tratta di un uomo di sessanta anni di nazionalità straneria, i cui dati anagrafici non sono stati resi pubblici per conservarne la privacy dato il brutto evento occorso. I vigili urbani, intervenuti con cinque pattuglie coadiuvati dall’arrivo in loco degli agenti di Polizia del gruppo tuscolano, stanno indagando per tentare di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente che ha tolto la vita ad un povero malcapitato. Non è ancora chiaro se il pedone stesse attraversando il piazzale per arrivare in uno dei capolinea dei bus o alla stazione della metropolitana . L’autista del mezzo incriminato, anch’esso rimasto per il momento nell’anonimato, è stato interrogato dagli agenti della polizia municipale e successivamente sottoposto ai test di routine per capire se avesse bevuto o fatto uso di stupefacenti. La zona è stata transennata per consentire agli inquirenti di svolgere i rilievi del caso. Dai dati emersi, con la tragedia di venerdì sera salgono a 117 i morti nell’area urbana della Capitale dal 1 gennaio 2017 ad oggi, ai quali devono essere sommati purtroppo, anche i numerosi decessi avvenuti sulle strade della provincia che potrebbero far superare nel 2017 il numero di vittime dello scorso anno quando furono complessivamente 245.
Sulla pagina Facebook dove è stata riportata la notizia in questione, molti sono stati i commenti della gente comune che ha attaccato aspramente l’operato dei dipendenti Cotral e non solo. “Pedoni che si lanciano dai marciapiedi o ancora peggio fanno spuntare passeggini e carrozzine da dietro le auto parcheggiate, moto e motorini che sfrecciano ovunque, biciclette, autobus comunali e pullman che eclissano tutto in più c’è una prepotenza e distrazione al volante da far paura”. Queste la parole di F.M., e ancora: “Stessero un altro po’ con il cellulare in mano….prendo l autobus tutti i giorni e ne ho visti tantissimi di autisti che chattano mentre guidano…alcuni per non farsi vedere hanno messo i giornali intorno alla vetrata..vergognosi!”, racconta S.C.
Ma c’è anche chi prende le parti dei lavoratori giustificando eventuali fatti avvenuti: “Ci sono anche normali automobilisti che chattano! E spesso anche molti pedoni che non guardano la strada ma hanno gli occhi incollati al telefonino! Purtroppo sono tragiche fatalità e chi lavora in strada ha più possibilità di fare incidenti rispetto a chi è chiuso in un ufficio. Invece di dare colpe, rispettiamo il dolore delle due famiglie!”, (E.F.). Pareri discordanti dunque, la cosa più giusta sarebbe aumentare il livello di attenzione di entrambi i ruoli.
GVR
Fonte: Il Corriere della Sera