Per la piccola Elisa, una bambina malata di leucemia di soli 3 anni residente con la sua famiglia a Pordenone, resta sempre meno tempo. La sua storia, emersa negli scorsi mesi, ha commosso tutti dopo che il papà Fabio ne aveva parlato pubblicamente su Facebook. Ed i messaggi di incoraggiamento e di speranza si sono susseguiti a migliaia da ogni parte d’Italia. La piccola è affetta nello specifico da una forma della malattia molto rara, che nel nostro Paese conta pochissimi casi. “Tutte le manifestazioni di affetto che ci sono arrivate e che ancora riceviamo ogni giorno ci commuovono e ci danno gioia allo stesso tempo, almeno sappiamo di non essere soli in questa dura e difficile battaglia”. Sono anche stati raccolti dei fondi attraverso una iniziativa benefica attuata proprio in questi giorni in favore della bambina malata: si chiama ‘Un presepe per Elisa’ e ha portato all’ottenimento della somma di 10mila euro circa per aiutare la famiglia della bimba.
Bambina malata, manca il donatore
Purtroppo però manca quella che è la cosa più importante al momento: un donatore di midollo osseo, come riportato da Il Corriere della Sera. Senza, Elisa rischia seriamente di non farcela, e le sue condizioni stanno peggiorando, come affermato dal papà: “Ha oltrepassato l’ottavo ciclo di chemioterapia, ma le sue difese immunitarie si sono abbassate tantissimo e le trasfusioni di sangue continue non stanno portando ai risultati sperati. Ci restano soltanto due cose da fare: sperare che il farmaco sperimentale che i medici stanno sottoponendo alla nostra Elisa faccia effetto e pregare”. La ricerca di un donatore prosegue grazie al lavoro del Centro nazionale trapianti, unitamente con IBMDR (Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo), le associazioni Admo e Adoces, e l’ospedale Bambino Gesù dove Elisa è attualmente ricoverata. C’è anche una pagina Facebook apposita che parla della bimba, ‘Salviamo Elisa’. Nei giorni scorsi intanto era successo qualcosa di bruttissimo ai bambini malati ricoverati in un ospedale in Liguria.
S.L.
Fonte: Il Corriere della Sera