Ha dell’incredibile la notizia che arriva da Osaka in Giappone. Marito e moglie hanno tenuto segregata in casa per 15 anni la figlia e solo oggi che lei è morta in condizioni pietose e atroci è emersa la sconcertante verità sull’accaduto. I due hanno spiegato che la figlia all’età di 16 anni era diventata violenta a causa di alcuni problemi psichici. Anziché provare a farla curare o affidarla ad un istituto specializzato hanno deciso di chiuderla definitivamente in casa, come riportato da TgCom24.
La ragazza ha vissuto, se così si può dire, per 15 anni in uno spazio angusto di circa 3 metri quadrati. Uno sgabuzzino nel quale i genitori avevano installato un rudimentale e approssimativo water e un rubinetto che la ragazza usava per bere. La stanza era completamente priva di riscaldamento e la porta poteva essere aperta soltanto dall’esterno. Inoltre per assicurarsi che nessuno si avvicinasse a quella casa e scoprisse l’orrore che stavano commettendo i due aguzzini avevano installato decine di telecamere di sicurezza.
Ieri la ragazza, ormai 33enne, è morta assiderata per colpa del freddo al quale era costretta a vivere. Al momento del decesso pesava solamente 19Kg e i poliziotti assicurano di non aver mai visto in vita loro una persona ridotta in quel modo. I suoi genitori, 55 e 53 anni, sono stati arrestati e davanti agli inquirenti non hanno potuto far altro che ammettere le proprie responsabilità.
Fonte: TgCom24