Almeno 41 persone sono state uccise e più di 80 ferite in un attentato suicida nella capitale afghana, Kabul. L’obiettivo era una organizzazione culturale sciita, ma è stata colpita anche l’agenzia di stampa Afghan Voice. Il cosiddetto Stato islamico ha rivendicato l’attentato. Il ministero degli interni ha detto alla BBC che un’esplosione nel centro sciita è stata seguita da almeno altre due esplosioni. L’Isis è stata all’origine di numerosi attacchi contro obiettivi sciiti in tutto il paese negli ultimi mesi.
Al momento dell’esplosione, nel centro sciita Tabayan erano presenti molti studenti per un forum di discussione. Il ministero degli interni ha detto che l’evento era stato organizzato per ricordare il 38° anniversario dell’invasione sovietica dell’Afghanistan. L’esplosione iniziale è stata seguita da almeno altri due, sebbene il ministero abbia detto che queste non hanno causato alcun decesso. Lo studente Mohammad Hasan Rezayee ha detto a Tolo News: “Eravamo all’interno della sala, ero in seconda fila, quando si è verificata un’esplosione, dopo lo scoppio c’erano fuoco e fumo all’interno dell’edificio e tutti chiedevano aiuto”.
Sayed Abbas Hussaini, giornalista di Afghan Voice, ha detto a Reuters che un reporter dell’agenzia è stato ucciso e due sono rimasti feriti. Parenti sconvolti si sono radunati negli ospedali locali, che curano dozzine di feriti. Mentre l’Isis rivendicava l’attentato di oggi, i talebani avevano chiarito di non esserne coinvolti. Non è noto che i talebani colpiscano specificamente gli sciiti, sebbene entrambi i gruppi militanti abbiano effettuato frequenti attacchi in tutto il paese.
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— NFTV (@nftvnews) 28 dicembre 2017
GM
Fonti: BBC, ToloNews, Reuters