In tre anni i ladri ben quattro volte gli sono entrati in casa, devastandola. L’ultima la settimana scorsa. Ora Daniele Bonomi, dirigente scolastico del Cpia (Centro provinciale per l’istruzione degli adulti) di Pavia e residente nel paese collinare di Montù Beccaria, ha deciso di dire basta e di lanciare “un appello a tutti i cittadini onesti” affinché la si smetta di “subire i furti senza reagire”. Nel suo caso, il vero danno non è stato il maltolto in sé e per sé (il bottino di tutti i raid è stato”solo” un anello d’oro), ma la devastazione provocata dai malviventi sia fuori che dentro l’abitazione di via Circonvallo, in pieno centro storico, ai piedi del castello. Bonomi ha dovuto infatti sborsare diverse migliaia di euro per ripristinare la situazione.
“Mi hanno letteralmente demolito parti della casa – racconta il preside alla Provincia Pavese – . L’ultima volta hanno addirittura sradicato la grata che proteggeva una finestra, che avevo appena cambiato, perché danneggiata dal furto precedente. Al primo piano hanno sfasciato una finestra e danneggiato anche le porte blindate. All’interno poi hanno fatto un disastro: hanno rovesciato un armadio, buttato i vestiti sul letto e messo tutto a soqquadro. Hanno smurato anche una piccola cassaforte, che però non conteneva nulla. Non si può andare avanti così, io non posso murare tutti gli ingressi della casa per difendermi”.
“La settimana scorsa, oltre che da me, sono andati a rubare anche in altre due case, nella stessa via – prosegue Bonomi -. Ho il sospetto che gli autori di questi furti siano persone che abitano in paese o che comunque conoscono bene la zona. Credo che abbiano controllato i miei spostamenti, sapendo che quasi tutto il giorno sono a scuola a Pavia”. Poi attacca: “Sono stufo di come vanno le cose. Ho deciso di trascorrere più tempo a Montù e di fondare un comitato con gli altri cittadini che sono stati derubati, la maggior parte persone anziane, e avviare una raccolta firme. Non possiamo più fare finta di niente e subire questa situazione. Non bisogna farsi prendere dalla rassegnazione”.
Bonomi chiama in causa anche il sindaco del paese, Amedeo Quaroni, cui chiede un incontro per spiegargli la sua posizione e sollecitare un intervento forte delle istituzioni: “A mio parere – conclude – bisognerebbe installare delle telecamere in zone particolari del paese. Inoltre si potrebbe creare un gruppo di cittadini volontari che giri di sera per il paese per controllare quello che accade. Bisogna fare qualcosa altrimenti siamo al Far west e i delinquenti si sentono liberi di agire senza che nessuno faccia nulla”. Fino al prossimo raid.
EDS
Fonte: La Provincia Pavese