“Questa è la storia di una madre. Di una madre e delle sue figlie. Le avevano detto che per le sue piccole gemelle siamesi non c’era nessuna speranza di vita. Oggi, grazie al coraggio della mamma, quelle bimbe hanno potuto guardarsi negli occhi per la prima volta”, queste le parole apparse sulla pagina dell’Ospedale Pediatrico ‘Bambin Gesù’ di Roma per raccontare la vicenda di Francine e Adrienne, le gemelline siamesi di 7 mesi provenienti dal Burundi separate il 30 novembre scorso.
L’intervento è durato dodici ore: in sala operatoria si sono alternate 4 equipe, in tutto 25 persone, coordinate da Pietro Bagolan, direttore del Dipartimento di Neonatologia medica e chirurgica. Questi ha spiegato: “La sfida di questo intervento è stata separare il midollo spinale senza sacrificare le varie radici nervose; ricostruire velocemente il sacco durale per evitare perdite di liquido cerebro-spinale e ricreare l’area ano-rettale mantenendo integra la funzionalità dello sfintere. Il nostro obiettivo prioritario era garantire alle bambine la migliore qualità di vita possibile tenendo conto che torneranno a crescere in un’area geografica in cui i presìdi sanitari sono una rarità”.
L’ospedale racconta anche la storia di Gertrude, la mamma di queste due bambine: “Ha 36 anni, Gertrude. Otto figli, di cui cinque vivi. Qualche mese fa, nel suo paese, questa donna incinta sale su un motorino. Va a partorire, sente che è arrivato il momento. Lascia i suoi due figli, 12 e 4 anni, con il papà, e in sella a uno scooter percorre 25 km per raggiungere l’ospedale più vicino. Nella piccola struttura sanitaria che la accoglie, Gertrude dà alla luce 3 gemelle: Jezerine, Adrienne, Francine. Le ultime due sono siamesi. Congiunte nel bacino”. Il parto avviene in Burundi, dove le consigliano di rinunciare alle speranze per le due siamesi. “La speranza diventa occasione quando Gertrude incontra Celestine, una donna che lavora per un’associazione italiana, Kamar, che prende contatto con il Bambino Gesù e si fa carico delle spese del viaggio aereo verso Roma” – prosegue il racconto – “Gertrude, Adrienne e Francine arrivano in Ospedale il 30 agosto. Vengono accolte nel reparto di Neonatologia, dove quell’unico corpo dove abitano due vite, sarà trasformato in due”.
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Fonti: Ospedale Bambin Gesù.it, Ospedale Pediatrico Bambin Gesù Facebook
GM